L’idea di un passaporto Covid in vista dell’estate 2021 trova terreno fertile in molti Paesi europei. Tra quelli favorevoli c’è anche l’Italia.
Nel prossimo vertice europeo si tornerà a parlare della possibilità di istituire il passaporto Covid. A spingere per questa posizione è soprattutto la Grecia, che in vista dell’estate sta cercando in tutti i modi di facilitare l’arrivo dei turisti.
Si sono detti favorevoli all’introduzione di un passaporto che certifichi l’effettuazione della vaccinazione contro il Covid anche Italia, Spagna e Portogallo. Inoltre, anche Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Islanda, Slovakia, Polonia e Cipro non sarebbero del tutto refrattarie all’idea. Fra gli oppositori, invece, ci sono Francia, Germania, Olanda e Belgio, che reputano tale provvedimento troppo prematuro.
Dopo essere stato contattato dal premier greco Kyriakos Mitsotakis, anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, si è detto favorevole alla misura. In un tweet ha dichiarato: “Vogliamo un passaporto verde a livello UE, con il quale si possa viaggiare liberamente, per affari e per andare in vacanza”.
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Passaporto Covid, sostegno anche da Bruxelles
Il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, condivide la proposta. A tal proposito, quest’ultimo ha dichiarato che la chiusura delle frontiere da parte di qualche Paese membro dell’Unione Europea “sta danneggiando il nostro intero mercato unico. Chiedo di revocare ogni forma di restrizione quando possibile”.
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D’accordo con il passaporto Covid non c’è solo l’Europa. A spingere per la sua introduzione ci sono anche altri Stati del mondo. Alcuni stanno pensando di istituire un documento che testimoni l’immunità raggiunta. In questo modo si potrebbe tornare alla normalità, riaprendo le frontiere.
Tale idea è fortemente consigliata dalla IATA, l’organizzazione internazionale del trasporto aereo. Un simile progetto consentirebbe la ripresa del traffico aereo e del settore in sé.
