Il Rapporto di Trasparenza pubblicato dal nuovo social network evidenzia la disinformazione legata al Covid-19
TikTok, come tutti i social network di successo, si occupa di selezionare i contenuti appropriati eliminando ciò che può risultare dannoso. Oltre ad agire in maniera indipendente, rispondono alle segnalazioni degli utenti, delle aziende e dei governi.
Il Rapporto di Trasparenza più recente, sulla seconda metà del 2020, evidenzia in particolare i dati relativi alla condivisione di video sulla pandemia, i vaccini e la diffusione del Covid-19 con elementi di disinformazione.
“51.505 video sono stati rimossi per aver promosso disinformazione sul Covid-19 e, di questi, l’86% è stato rimosso prima di essere segnalato, l’87% entro 24 ore dalla pubblicazione su TikTok e il 71% non ha ricevuto alcuna visualizzazione”
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“Abbiamo inoltre impedito la creazione di 173.246.894 account con strumenti automatici” ha spiegato TikTok. “Il nostro centro informazioni sul Covid-19 è stato visualizzato 2.625.049193 volte. I banner che reindirizzano gli utenti verso il centro informazioni sono stati aggiunti a 3.065.213 video. Gli avvisi di pubblica utilità sugli hashtag che indirizzano gli utenti alle risorse di salute pubblica dell’OMS e delle organizzazioni locali sono stati visualizzati 38.010.670.666 volte.”
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Dal 1 luglio al 31 dicembre sono stati rimossi 89.132.938 video a livello globale che rappresentano meno dell’1% dei video caricati sul social network. Il 93,5% è stato cancellato nelle prime 24 ore dalla pubblicazione, il 92,4% prima di essere stato segnalato da un utente e l’83,3% è stato rimosso prima di essere visualizzato da un utente. A causa di violazioni dei termini di servizio o delle linee guida della piattaforma, 6.144.040 account sono stati rimossi.