Il ministro Franceschini ai microfoni di Radio RTL 102.5 dichiara la volontà del governo di supportare il settore della cultura non solo con la prossima riapertura ma garantendo sostegno economico con i ristori e lo storico Fondo Unico dello Spettacolo, il fondo ministeriali dedicati al settore artistico.
Secondo le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi, sarebbe prevista la riapertura dei teatri e del cinema, luoghi e categorie che più stanno soffrendo per la crisi pandemica, il 27 marzo.
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Il ministro della Cultura e del Turismo Franceschini che continua il suo mandato con la nuova legislatura dichiara dai microfoni di RTL 102.5 che: “i lavoratori dello spettacolo devono stare tranquilli, la possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori”.
E’ difficile pensare infatti che basterà riaprire le porte per sopperire alla grave chiusura dei luoghi della cultura: avranno bisogno di tutto il sostegno economico oltre che morale per riprendere la partenza ed assicurare la programmazione di eventi.
Infatti il Ministro a tal proposito dichiara che nonostante gli aiuti economici, verrà regolarmente erogato il FUS, ovvero il fondo unico.
Ristori, quali saranno le regole per le riaperture tra teatri, cinema e musei?
Alcune disposizioni non cambiano. I presidi della cultura potranno essere riaperti solo nelle Regioni in fascia gialla e bianca e dovranno rispettare nella programmazione prevista e per gli orari di apertura e chiusura, i limiti imposti dal coprifuoco.
Inoltre Franceschini specifica che ci saranno soluzioni diverse date delle differenze sostanziali tra i campi d’azione: per i cinema è consentita la riapertura delle sale ma non è obbligata, poiché dipende dalla presenza, nella filiera delle distribuzione, dei prodotti cinematografici. Per quanto riguarda i musei, è prevista la riapertura solo nel weekend con ingressi contingentati.
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Nonostante la speranza della riapertura dei sipari sia più vicina, la cultura e il turismo “sono tra i settori che hanno pagato di più e che riprenderanno con più lentezza. In questi lunghi mesi però abbiamo stanziato 2 miliardi di fondi, introdotto misure che non esistevano come la cassa integrazione, fondi di sostegno per gli stagionali e i precari. Continueremo a farlo – conclude il Ministro della cultura- “sosterremo il settore fino a quando ci sarà l’emergenza, anche con riaperture limitate”