Secondo l’articolo 22, gli invalidi hanno diritto ad un rimborso spese per le prestazioni economiche accessorie. Ma molti non sanno della possibilità di richiedere questo rimborso.
Non tutti i cittadini sono a conoscenza di tutte le agevolazioni concesse dallo Stato per aiutare le persone che si trovano in una condizione di disabilità e i familiari che molto spesso, si ritrovano ad accudirli.
Tra le varie misure a supporto di questa fascia della popolazione, vi è anche la possibilità di ottenere un rimborso spese per prestazioni economiche quali collaudi, accertamenti, prescrizioni, rinnovi e riparazioni di dispositivi medici.
È possibile ottenere il rimborso per:
La normativa vigente precisa che il rimborso della spesa per i pasti compete solo se non è compreso nel ricovero o nella retta alberghiera.
La presenza dell’accompagnatore deve essere motivata ed è in base alle condizioni dell’assicurato. L’accompagnatore, in caso di ricovero, può essere rimborsato solo qualora la struttura non fornisca un’opportuna assistenza. Allo stesso modo anche le spese di viaggio dovranno essere ritenute adeguate dal dirigente medico, a seconda delle condizioni dell’invalido. In particolare verranno valutate le difficoltà di movimento dell’assicurato.
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È, inoltre, prevista anche un’integrazione della rendita in alcuni casi.
La circolare INAIL n. 49 del 2 novembre 2017 può prevedere, per migliorare la capacità lavorativa, che il dipendente venga sottoposto a cure mediche o chirurgiche. In questo caso, l’assicurato viene inviato in strutture INAIL, o in altre strutture. L’integrazione della rendita a volte è prevista, e in ogni caso si ha diritto al rimborso delle spese di viaggio e di diaria. È necessario presentare la richiesta all’INAIL, dimostrando le spese, per ottenere il rimborso.
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La domanda di rimborso è possibile presentarla o inviando una PEC all’INAIL o recandosi presso la sede competente o rivolgendosi ad un Patronato.