La bozza del Decreto Sostegno contiene la cancellazione delle cartelle esattoriali sotto un certo importo e lo stop alla notifica fino al 30 aprile 2021.
Nella giornata di mercoledì ha iniziato a circolare la bozza del Decreto Sostegno, la misura che andrà a sostituire il lavoro svolto fino a oggi dai Decreti Ristori. Al momento il documento è allo studio del Ministero dell’Economia per alcuni perfezionamenti.
Tra i provvedimenti previsti ci sono il prolungamento del blocco dei licenziamenti, i ristori a fondo perduto – che non saranno più erogati mensilmente come sottolineato del ministro Giorgetti -, lo stralcio delle cartelle esattoriali e il risarcimento per il settore turistico invernale.
Su tutte le possibili misure una merita dei chiarimenti più precisi. Si sta parlando della cancellazione delle cartelle esattoriali.
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Cartelle esattoriali, chi non dovrà più pagarle
Tra i provvedimenti, dunque, spicca la cancellazione delle cartelle esattoriali. La misura, come è facile intuire, non riguarderà tutti i debitori indistintamente. Lo stralcio riguarderà soltanto gli atti fino a 5 mila euro, inclusi di sanzione e interessi dagli anni 2000 al 2015.
Inoltre, sarà prorogata fino al 30 aprile, ovvero alla scadenza dello Stato d’emergenza, l‘invio delle nuove cartelle e del pagamento delle rate di Rottamazione Ter e del Saldo e stralcio.
Dalle analisi condotte risulta che i crediti ancora non riscossi dal Fisco riguardino circa 130 milioni di cartelle. La cancellazione prevista dal Decreto Sostegno andrebbe a toccare 60 milioni di cartelle, per un costo totale di 1 miliardo nel 2021 e nel 2022.
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A sottolineare quest’ultimo aspetto – il costo atteso di un miliardo di euro nel 2021 e un miliardo nel 2022 – è stato il Sole 24Ore. A questo punto, visto il drammatico periodo che stiamo vivendo, rimane la necessità di trovare le coperture economiche opportune e il sostegno di tutte le forze politiche della maggioranza di governo.