Spese sanitarie, l’Agenzia delle Entrate offre un rimborso per alcuni cittadini

L’Agenzia delle Entrate permette ad alcuni cittadini di ottenere un rimborso per le spese sanitarie sostenute. Quali sono i requisiti e come avviene la detrazione.

Rimborso spese sanitarie
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Alcuni cittadini possono usufruire del rimborso delle spese sanitarie. Un’agevolazione pensata per sostenere le famiglie italiane negli acquisti di tutti i giorni.

Il provvedimento è stato pensato per i nuclei familiari con un reddito inferiore ai 40 mila euro. Il rimborso ha un valore di 374 euro. Inoltre, lo sconto fiscale del 19% sulle spese sanitarie può essere richiesto anche nella situazione di ricovero nella case di riposo. In questo caso, lo sconto vale sia per il paziente ospite della casa sia per il familiare che se ne occupa.

Questa condizione non vale solo per il ricovero in centri pubblici, ma anche per strutture di riposo private, così come per i centri residenziali o semiresidenziali che godono di convenzioni o dell’accredito regionale o nazionale.

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Rimborso spese sanitarie, come funziona

Rimborso spese sanitarie
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Le spese sostenute per il ricovero in una casa di cura possono essere d’estratte per una percentuale pari al 19% su un soglia massima di 2.100 euro. Questo discorso è valido a livello nazionale per l’anno 2021 e include soltanto le spese sanitarie.

Tale precisazione serve a sottolineare che il denaro utilizzato per coprire la permanenza nella struttura residenziale non sarà rimborsato. Pertanto, il cittadino interessato o i suoi familiari potranno richiedere il rimborso solo per quanto concerne la parte di spese strettamente sanitarie sostenute al mese. Si ricorda ancora una volta che vi è il limite reddituale di 40 mila euro da non superare per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali al 19%.

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A seconda della Regione di residenza, possono esserci alcune differenze dal punto di vista delle percentuali di detrazione.

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