In attesa del testo ufficiale del Decreto Sostegno, spuntano le prime ipotesi come quella dello stop alla riscossione delle cartelle esattoriali fino al 30 aprile.
In questi giorni iniziano a circolare le prime ipotesi sulle plausibili misure contenute nel Decreto Sostegno del governo Draghi. Tra queste sembra sempre più concreta la possibilità di uno stop alla riscossione delle cartelle esattoriali fino al 30 aprile.
Gli atti, però, hanno iniziato a essere inviati nuovamente a partire dal primo marzo. Dunque, cosa fare? Purtroppo, si dovrà attendere il testo ufficiale del Decreto. Secondo le prime notizie, però, le cartelle già notificate resteranno sospese molto probabilmente fino a fine aprile e dovranno essere poi pagate entro 60 giorni dal termine della sospensione. Il termine ultimo, quindi, dovrebbe essere entro fine giugno.
Secondo quanto riportato dall’Ansa che ha preso visione della bozza del documento, il Decreto Sostegno dovrebbe prevedere anche le scadenze per le rate del saldo e stralcio e della rottamazione.
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Tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe anche quella di una maxi pace fiscale, o per meglio dire di un maxi condono fiscale delle cartelle esattoriali degli ultimi 15 anni senza differenziazione tra dolo e motivi oggettivi. Questa misura graverebbe sullo Stato per un totale di 3,7 miliardi di euro.
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Inoltre, il Decreto Sostegno potrebbe prevedere anche lo stralcio di tutte le cartelle ricevute dai cittadini italiani tra il 2000 e il 2015. Al momento, però, non ci sono notizie sull’importo che dovrà rispettare la cartella per poter essere cancellata. Anche in questo caso il costo per lo Stato sarebbe molto ingente. L’ipotesi più quotata è quella che vedrebbe incluse le cartelle fino a 3 mila euro che costerebbero 730 milioni di euro.