La 71esima edizione del Festival di Sanremo va in onda nonostante il Covid: ma quanto spende la RAI per acquistare i tamponi e garantire la sicurezza della kermesse?
La pandemia ha messo in serio pericolo la 71esima edizione del Festival di Sanremo: per andare comunque in scena è stato necessario adottare un protocollo ad hoc, la cui unica imposizione non è l’assenza del pubblico al teatro dell’Ariston. Tra le mascherine per l’orchestra, i carrelli per trasportare i fiori e le norme sul distanziamento, gli operatori del Festival hanno dovuto adattarsi a una serie di norme severe: sono però i tamponi il vero strumento di difesa dal contagio che ha reso possibile la realizzazione di questa particolare edizione.
Considerando che un test rapido ha un costo medio di 28 euro e un tampone molecolare (previsto solo in caso di esito positivo del test rapido) di circa 100 euro, quanto ha stanziato la RAI per finanziare tutti i test necessari? Scopriamolo.
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Il protocollo del Festival prevede tamponi ogni 72 ore per chiunque faccia ingresso al teatro dell’Ariston: ciò include cantanti, musicisti, fonici, registi, assistenti e tutti gli operatori della complessa macchina di Sanremo. Secondo La Stampa, la cifra investita dalla RAI per l’acquisto e la somministrazione dei tamponi ammonterebbe a circa 400 mila euro. Soldi destinati all’Asl 1 Imperiese, che si è messa a disposizione per coprire il Festival. Entrando nel dettaglio, le spese risulterebbero così suddivise:
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I tamponi per gli addetti ai lavori non smetteranno di essere somministrati con la fine del Festival: la profilassi andrà avanti almeno fino al 14 marzo, tempi previsti per le operazioni di smontaggio del palco.