Le entrate tributarie riferite all’anno 2020 hanno subito un decremento. Questo è quanto riferisce il MEF. Quali le cause principali?
Il 2020 ha sconvolto la maggior parte delle certezze. Lavoro, famiglia, relazioni, sono state messe in discussione da un evento imprevedibile che ha coinvolto ogni settore della società.
Anche il settore tasse ha subito complicazioni. I vari bonus da detrazione fiscale e le sospensioni contributive hanno aumentato notevolmente il carico di lavoro dell’Agenzia delle Entrate.
Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), ha riportato una diminuzione delle entrate da imposte dirette del 5,3% tra il 2019 ed il 2020, pari a 25.183 milioni di euro. La perdita relativa alle imposte indirette risulta superiore: 11,5%, pari a 25.206 milioni di euro.
Per chi non fosse molto addentro alle questioni economiche si specificano meglio i termini. Per imposte dirette si intende quelle di competenza giuridica dello stato, che vanno ad incidere sul reddito quando viene prodotto, ad esempio le tasse sul reddito da lavoro. Le imposte indirette, al contrario, vanno a toccare il denaro quando viene speso. L’esempio più semplice di imposta indiretta è l’IVA, che viene pagata nel momento in cui si effettua un acquisto.
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Il MEF dichiara queste perdite attribuendole a delle concause, la cui principale è il “Decreto Cura Italia”, una misura di emergenza per arginare i danni economici derivati dalla pandemia. Per quanto riguarda le imposte indirette le perdite sono derivate da varie tipologie di tasse.
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Gli introiti da IVA sono diminuiti del 9,7%, cifra pari a 13.227 milioni di euro. Hanno visto una sostanziale diminuzione anche le tasse sugli scambi interni ,7,6% (9.377 milioni di euro) e quelle sulle esportazioni ,27,6% (3.850 milioni di euro).
Il Decreto Cura Italia ha previsto inoltre la sospensione dei debiti derivanti da cartelle esattoriali pregresse, sottraendo ulteriori riscossioni.