Imprenditoria femminile, crollo delle attività guidate da donne a causa del Covid

Festa della donna amara per il mondo dell’imprenditoria femminile. Secondo i dati Confesercenti nel 2020, causa Covid, c’è stato un crollo delle attività guidate da donne.

(Pixabay)

Purtroppo l’arrivo del Covid-19 ha sconvolto la vita e la quotidianità di tutti con gravissime ripercussioni sul mondo dell’imprenditoria. La chiusura delle attività commerciali ha portato al collasso tante realtà, alcune di queste anche consolidate, che sono state costrette a pagare una carissimo prezzo alla pandemia.

Quella 2021 sarà ricordata come una Festa della donna amara per il mondo dell’imprenditoria femminile. Secondo i dati forniti da Confesercenti si registra un brusco calo delle aziende guidate da donne -0,29%, ovvero 4mila attività in meno rispetto al 2019.

Si tratta di una situazione che rispecchia l’andamento globale dell’economia del nostro paese. La brusca interruzioni delle normali aperture ha costretto molte imprenditrici a reinventarsi o a cercare soluzioni alternative a quella che era diventata la loro quotidianità.

Leggi anche: Confesercenti, un dossier per evidenziare le perdite economiche da Covid

Calo delle attività guidate dalle donne: i dati

consumi
(pixabay)

I dati di Confesercenti mostrano un netto calo delle attività in rosa in particolare nel nord Italia. La fascia d’età maggiormente penalizzata è quella al di sotto dei 35 anni, nella quale si registra una discesa dal 12,02% del totale del 2019 all’11,52% del 2020.

Nell’ultimo ventennio la crescita nel settore dell’imprenditoria femminile è stata esponenziale. Basti pensare che tra il 1997 e il 2019 si è passati dal 38% al 48% della componente in rosa per quanto concerne l’occupazione.

Dati che certamente devono essere letti in un contesto di difficoltà e decrescita dell’occupazione generale. Sono tanti i settori che hanno dovuto fare i conti con i bilanci in rosso a causa della pandemia.

Leggi anche: Cassa integrazione, le ultime novità per l’anno 2021

Il turismo, la ristorazione e in generale la vendita al dettaglio, fatto salvo per il settore che riguarda i beni di prima necessità, hanno fatto registrare un inevitabile crollo delle entrate. La speranza, lapalissiano ripeterlo, è che con l’arrivo dei vaccini la situazione possa tornare alla normalità, così come la voglia e la possibilità di investire sia nell’imprenditoria femminile che in quella globale.

Gestione cookie