Carne, il costo aggiuntivo nascosto: ecco in cosa consiste

Per ogni acquisto di carne effettuato si paga un importante costo aggiuntivo nascosto. Ecco in cosa consiste.

Carne costo aggiuntivo
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Gli italiani sono grandi amanti della buona tavola. Si stima che ogni giorno il 90% dei cittadini consumi ben 128 grammi di carne. Questo alimento, però, ha un costo aggiuntivo che non si può leggere neanche sullo scontrino.

Secondo i risultati di uno studio condotto dalla Onlus Demetra, per conto della LAV, ogni acquisto di carne, contribuisce ad alimentare ingenti danni ambientali e sanitari dovuti alla produzione e al consumo.

Ogni anno il costo aggiuntivo nascosto della carne tocca la cifra di 36,6 miliardi di euro. In genere, quindi, ogni italiano produce 605 euro, di cui il 52% serve a sostenere i costi sanitari e il 48% per quelli ambientali.

Si sottolinea fin da subito che lo scopo di questo articolo non è quello di demonizzare la carne: alimento indispensabile per una dieta equilibrata.

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Carne, il costo aggiuntivo in termini di danni sanitari e ambientali

Carne costo aggiuntivo
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Si cercherà di esemplificare il concetto con un esempio. Se si prende come riferimento l’acquisto di 100 grammi carne bovina, il costo pagato non sarà solo quello indicato sul cartellino del supermercato.

A questo si dovranno aggiungere 1,35 euro per i danni ambientali e 54 centesimi per quelli sanitari. Tale stima si riferisce ai 100 grammi di carne consumanti durante tutto il ciclo di vita.

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Come detto in apertura, ogni italiano consuma in media 128 grammi di carne al giorno. Scendendo nel dettaglio, gli individui consumano 61 grammi di carne di maiale, 33 grammi di pollo e 29 grammi di bovino. I 4 grammi mancanti si suddividono tra le altre carni, come coniglio, cavallo e ovi-caprino. La carne più diffusa nel Bel Paese è quella di maiale. Quella macellata di più è di pollo.

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