Il Ministro del Lavoro annuncia una proroga al blocco dei licenziamenti.
Il blocco dei licenziamenti è stata una misura cautelare prevista dal “Decreto cura Italia” dello scorso anno. All’impossibilità di licenziamento si è affiancata la cassa intergrazione, per dare un po’ di respiro alle aziende dei settori più colpiti dalla pandemia.
I decreti legge che si sono susseguiti per contenere la crisi economica rimandavano di volta in volta la scadenza del blocco dei licenziamenti. I lavoratori a rischio hanno passato l’ultimo anno con il fiato sospeso nel timore di perdere il proprio posto.
La fine del mese di marzo sarebbe stata l’ultima scadenza.
Leggi anche: Confermato sciopero Amazon: cosa succederà a marzo
Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha annunciato negli scorsi giorni la proroga del blocco dei licenziamenti a fine giugno 2021. «La pandemia non è ancora alle nostre spalle, per questo dobbiamo continuare con misure di carattere eccezionale». Secondo l’esponente dem sono ancora necessari provvedimenti straordinari in attesa di un riordino degli ammortizzatori sociali in vista della nuova condizione economica in cui naviga l’Italia.
La prima discriminante nella riorganizzazione del settore lavoro sarà tra grandi e piccole imprese, le ultime più colpite dalla crisi. Con ogni probabilità il blocco dei licenziamenti per le grandi aziende terminerà il 30 giugno 2021, mentre per le piccole sarà prorogato più a lungo.
Il Ministro Orlando afferma tutto il proprio impegno nell’incremento delle politiche attive e promette a breve una riforma degli ammortizzatori sociali, particolarmente centrata sul reddito di cittadinanza ed il reddito di emergenza. Questi strumenti di sostegno, secondo il parere del Ministro, sono stati fondamentali per evitare una crisi sociale.
Leggi anche: Covid19 e celiachia, il Rapporto del Ministero della Salute
Intanto anche la cassa integrazione verrà prorogata parallelamente al blocco dei licenziamenti, per non far pesare completamente sulle aziende la tutela del lavoro.