A seguito di richieste di chiarimento da parte dei clienti, Esselunga ha voluto spiegare perché le etichette dei succhi di frutta sono state modificate: il motivo è legato a un cambio nella ricetta.
Ricetta nuova, etichette nuove. Esselunga ha deciso di modificare le etichette delle bevande alla frutta in vendita nei suoi negozi. Il motivo è legato ad alcuni cambiamenti apportati alla ricetta.
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Etichette e succhi di frutta, che cosa è cambiato nei prodotti Esselunga
Che le etichette si modifichino nel tempo, per rendere il prodotto più visibile ai clienti per esempio o per rendere più chiaro ciò che c’è dentro, accade piuttosto spesso. Quello che è successo con i succhi di frutta Esselunga è che l’azienda ha deciso utilizzare un cambio nelle etichette dei propri succhi di frutta per segnalare un cambiamento nella ricetta degli stessi.
Facendo un confronto tra le informazioni nutrizionali delle vecchie confezioni e di quelle nuove si nota, innanzitutto, che la percentuale di frutta nel succo alla pera, preso come esempio, è passata dal 50% minimo al 58% minimo. È stata inoltre aggiunta la dicitura “senza zuccheri aggiunti” e “senza conservanti e coloranti“.
Esaminando le informazioni nutrizionali nel dettaglio si nota una differenza nel numero di calorie che passano da 109 a 115 per ciascun brik. Il cambiamento, spiega l’azienda, è dovuto al fatto che c’è una quantità maggiore di carboidrati, aumento dovuto a sua volta alla maggior presenza di frutta.
Nonostante siano aumentate le calorie nella nuova ricetta, sono però diminuiti gli zuccheri: nella ricetta vecchia erano presenti con una percentuale del 12,5 mentre nella ricetta nuova la percentuale è scesa a 10,7. L’azienda fa inoltre sapere che tutti i prodotti della linea Nettari Esselunga sono stati sottoposti ad una revisione nella ricetta per eliminare zuccheri raffinati.
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Con la nuova ricetta, alcuni prodotti si sarebbero dovuti chiamare nettari mentre altri bevande. Quindi, per uniformare le etichette ed evitare confusione nei clienti, Esselunga ha deciso di utilizzare la dicitura bevande per tutte le referenze anche nel caso di succhi di frutta che possono invece avere la denominazione di nettare.
Leggere le etichette e far caso se queste cambiano in qualche modo è il primo passo per una alimentazione consapevole derivata da una spesa consapevole.