Il Ministro Orlando ha annunciato una riforma degli ammortizzatori sociali. Lo strumento deve adeguarsi alla crisi del momento. Novità anche per i riders.
Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando difende strenuamente l’importanza che gli ammortizzatori sociali hanno avuto nel contenimento della crisi da pandemia.
“La platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza è cresciuta costantemente nei mesi dell’emergenza sanitaria, fino a coinvolgere un milione e mezzo di nuclei familiari. Ad essa si sono aggiunti i beneficiari del Reddito di emergenza, oltre trecentomila nuclei”. Il parere del Ministro è che grazie a questi strumenti di sostegno si è riuscita ad evitare la crisi sociale.
Facendo un passo indietro è bene specificare la differenza tra Reddito di cittadinanza (RdC) ed il Reddito di Emergenza (RdE).
Il RdC è una misura di contrasto alla povertà introdotta in Italia con DL n°4 del 2019. Possono usufruirne tutti i cittadini che dimostrino di possedere un reddito troppo basso per condurre uno stile di vita dignitoso. L‘RdE è una misura intervenuta a maggio 2020 per contrastare l’emergenza pandemica, in soccorso ai nuclei familiari che si sono ritrovati in forte crisi economica. In entrambi i casi per accedervi è necessario presentare l’ISEE. I due redditi non sono cumulabili.
Il Ministro del Lavoro ha annunciato un innalzamento del Reddito di Emergenza per le famiglie che pagano un affitto. Buone notizie anche per i disoccupati che hanno terminato di percepire la Naspi tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. Anche loro potranno beneficiare del RdE.
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Uno sguardo al futuro
Il futuro immediato non annuncia colori migliori; proprio per questo Orlando vede la necessità di riassestare i meccanismi burocratici che precedono l’accesso alle misure di emergenza. Annuncia l’impegno e lo sforzo delle istituzioni per far fronte alla crescente povertà in Italia e propone di inserire nel comitato anche un rappresentante dei comuni, per proporre misure adeguate alle differenze locali.
Confrontarsi con l’estero è un altro proposito del Ministro. Di recente ha convocato il Ministro del Lavoro Yolanda Dìaz Pèrez, che incontrerà il 25 marzo, per discutere sulla questione dei riders.
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I lavoratori addetti alle consegne di pasti a domicilio (cosiddetti riders) presso aziende quali Uber, Deliveroo etc., in Spagna diventeranno presto dipendenti a tutti gli effetti, per via di un provvedimento legislativo del Ministro. C’è sempre da imparare.