Juventus, tempo di bilanci: scopriamo quanto è costato alla “Vecchia Signora” l’esonero del tecnico toscano. La cifra è record
L’allenatore di Figline Valdarno non ha avuto molta fortuna sulla panchina del club bianconero. La sua esperienza nel club di Agnelli è durata meno del previsto. Attese deluse, con la società che dopo appena un anno ha dovuto sollevare dall’incarico il tecnico che era arrivato con ben altri obiettivi. Champions fallita e tracce di “sarrismo” mai pervenute, i motivi principali dell’avvicendamento tecnico.
Ma siamo sicuri che dietro questo cambio di panchina ci siano solo motivi sportivi? E soprattutto, sotto l’aspetto finanziario il club torinese ha azzardato la sua mossa nel sostituire il “vate di Figline” con Andrea Pirlo? Proviamo a dare qualche risposta partendo proprio dall’esonero di Sarri. Per trovarle bisogna dare uno sguardo alle cifre contenute nel bilancio della Juve.
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La relazione semestrale del club al 31 dicembre ci posta alla voce “Fondo rischi ed oneri” che mostra la spesa sostenuta dalla società a seguito dell’esonero del tecnico toscano avvenuta l’8 agosto 2020.
La Juventus ha comunicato le cifre contenute nel bilancio relative alle spese da sostenere a seguito dell’esonero di Maurizio Sarri. La cifra è di 15,457 milioni di euro, comprensiva dei costi dello staff tecnico dell’allenatore. Se entro la fine della stagione il mister ex Napoli e Chelsea non dovesse trovare una nuova sistemazione, si arriverebbe alla spesa superiore ai 15 milioni da ascrivere a bilancio.
Un costo esorbitante, che potrebbe rappresentare una zavorra anche per un club titolato e storico come quello torinese. Che tra l’altro non è riuscito a fare il salto di qualità sperato con la tanto sperata vittoria in Champions League.
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