Riforma pensioni: dal 2022 sarà possibile uscire a 62 anni

Molto presto arriverà l’attesa riforma pensioni che porterà con sé importanti novità anche sull’età pensionabile.

mani di donna in pensione

Il Governo sta studiando le nuove introduzioni per quanto riguarda la riforma pensioni che andrà a soppiantare quota 100. Per trovare la giusta soluzione a questa problematica, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno messo sul tavolo del ministro del Lavoro, Antonio Orlando, una nuova importante proposta. Al momento sarebbero 6 le possibili strade possibili da offrire per gli “aspiranti pensionati”.

Una riforma pensioni non solo estremamente attesa ma anche molto importante. Con l’avvio di quota 100 c’è stato un sensibile cambiamento rispetto a quanto avveniva in precedenza. Ora potrebbe essere rimessa in evidenza l’importanza dell’età contributivà e anche di quella anagrafica.

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Riforma pensioni: uscita a 62, ecco come

Pensioni
Coppia (Foto Pixabay)

Tra le varie ipotesi che i sindacati e il Governo stanno prendendo in considerazione c’è l’età flessibile. In questa circostanza l’età per il pensionamento è di 64 anni, a patto che sia stato maturato un importo di almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Altra importante novità che potrebbe essere inserita nella riforma pensioni è quella relativa alle cosiddette “attività gravose”. Questa tipologia di pensioni riguarderebbe chi ha svolto lavori manuali o simili prevedendo, con un requisito minimo contributivo di 36 anni, l’accesso alla pensione a 63 anni.

La terza proposta riguarda le donne e prevede, per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, 3 mesi di abbuono contributivo per ogni figlio fino ad un massimo di tre. Quindi le mamme con tre figli potrebbero andare in pensione con un anno di anticipo. Possibili novità anche per giovani e precari, con la creazione di un sistema che garantisca di colmare i vuoti contributivi relativi ai periodi di part-time.

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All’interno della riforma pensioni potrebbe essere inclusa anche l’abbassamento del requisito contributivo dagli attuali 42 anni e 10 mesi per gli uomini e i 41 anni e 10 mesi per le donne a 41 anni, con un’età anagrafica non inferiore ai 62 anni.

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