Stadio San Siro, Sala parla del nuovo progetto: “Vi spiego perché siamo fermi”

Stadio San Siro, il sindaco di Milano Sala frena sul progetto di affidamento alle due società: “L’Inter deve dare chiarezza sulla proprietà”

Stadio San Siro
San Siro (Foto Pixabay)

Sul progetto nuovo stadio Meazza di Milano si registra un nuovo rallentamento. A confermare la notizia è stato il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala. Che a margine della commemorazione per le vittime del Covid ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti. Il primo cittadino milanese ha espresso tutte le sue perplessità di fronte alla proprietà dell’Inter. Dichiarando che al momento non è stato fatto alcun passo in avanti.

Sala vuole vederci chiaro: fino a quando la proprietà del club nerazzurro non sarà evidente e sicura, non si potrà procedere all’affidamento dello stadio ai due club cittadini. Complice anche la scadenza prossima del suo mandato da sindaco, non si vuole compiere nessun passo azzardato. Anche perché quella inerente al Meazza San Siro è solo una parte del progetto che riguarda un intero quartiere cittadino.

Leggi anche: DL Sostegno, alcuni atti potrebbero essere esclusi dal condono fiscale

Il messaggio di Sala ha un interlocutore ben preciso. Si parla di Zhang, invitato a fare chiarezza sulla sua posizione. Il diretto interessato non ha ancora dato delle risposte concrete, e si sa che al momento starebbe trovando dei nuovi investitori da coinvolgere nel progetto Inter a seguito di alcune difficoltà avute nel suo paese.

Progetto stadio San Siro, tutto fermo per l’affidamento

Stadio San Siro
San Siro (Foto Pixabay)

Quello dello stadio San Siro non è l’unico progetto che investe le società di calcio. In uno sport che sempre più è diventato un business quello dello stadio diventa un punto cardine negli investimenti dei club. L’esempio migliore resta quello della Juventus, che ha uno stadio di proprietà che porta tanti vantaggi economici. Scelta che contribuisce all’aumento dei fatturati in modo esponenziale.

In Italia si va verso la soluzione affidamento spesso in assenza di capitali ingenti da investire. La situazione che si sta verificando a Milano è la stessa che riguarda anche altre due città come Roma e Napoli. Il calcio italiano deve interrogarsi a questo punto, perché i fallimenti sportivi e le difficoltà ad equipararsi alle esperienze di Inghilterra e Germania mostrano il gap che non si riesce a colmare con queste realtà.

Leggi anche: Rimborso spese sanitarie, cosa succede a chi paga in contanti? Si perde la detrazione?

Solo con uno stadio di proprietà, o al massimo con progetti seri di affidamento, si potrà sperare di arrivare nel breve periodo, a colmare il distacco con le realtà europee. Ed in questa direzione le esperienze di Sassuolo e Udinese fanno ben sperare.

Gestione cookie