Attenzione per quanto riguarda il ricalcolo della pensione, visto che c’è la possibilità di vedersi abbassato l’importo mensile.
Il calcolo della pensione è senza ombra di dubbio uno dei passaggi più delicati e importanti per quanto riguarda l’uscita dal mondo del lavoro. Questo riguarda l’intera vita contributiva di ognuno di noi. Ovviamente c’è una grande differenza fra part-time e full-time sia per quanto concerne l’impiego stesso che per quanto riguarda i contributi versati.
L’importo finale della pensione è legato a diverse variabili come l’età anagrafica, lo stipendio medio dell’intera carriera, l’esistenza di contributi figurativi, la tipologia di calcolo dell’assegno. In buona sostanza si tratta di un calcolo abbastanza complesso ma che risulta fondamentale per la vita dei pensionati.
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L’opzione donna consente alle lavoratrici di ritirarsi dal lavoro in anticipo. Per le lavoratrici part-time questa condizione potrebbe non essere del tutto vantaggiosa. Nello specifico l’impiego a tempo parziale ha un impatto negativo sul ricalcolo della pensione. C’è bisogno, per capire chiaramente quale sia la situazione, di fare una netta distinzione tra pubblico e provato.
Nel primo caso le persone che hanno raggiunto l’anzianità contributiva si vedono riconosciuti interamente gli anni di lavoro, anche se svolti con orario ridotto. Nel caso specifico del lavoro nel settore privato la situazione cambia completamente. Vengono conteggiati gli anni prendendo come riferimento all’orario per il quale si è stati assunti.
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Quanto spiegato poc’anzi dimostra chiaramente che in caso di lavoro part-time nel settore privato, l’assegno mensile in riferimento alla pensione sarà più basso rispetto a chi, pur avendo la stessa età e ha maturato la stessa anzianità contributiva, ha lavorato nel settore privato.