La serie “I vestiti raccontano” andrà in streaming su Netflix dal 1° aprile. Interviste a persone comuni ed al loro rapporto con gli abiti.
Quante volte aprendo l’armadio non abbiamo avuto il coraggio di buttare vestiti che non indossavamo più? Comprare abiti nuovi, e non gettare i vecchi è una tendenza molto comune. Come mai? Perché il vestito usato porta con sé una carica identitaria molto forte. A volte evoca un ricordo; in altri casi, anche se logoro, c’è il desiderio di indossarlo nuovamente perché “calza a pennello”.
Il monito minimalista dice: “se non si usa un oggetto per oltre un anno deve essere gettato”, ma non è così facile.
“I vestiti raccontano” (titolo originale: “Worn stories”), la nuova docuserie prodotta e distribuita da Netflix, affronta questo tema intervistando persone comuni ed il loro rapporto con gli abiti: cosa narrano i vestiti, a quale evento sono legati etc.
Per una volta l’abbigliamento non rimane relegato al campo della moda e del fashion, ma al rapporto più diretto con il proprio consumatore.
Leggi anche: Netflix, nuova stagione di “Drive to survive”: le gare durante la pandemia
La serie è tratta dai best-seller di Emily Spivack, che dal 2010 raccoglie testimonianze di personaggi famosi e persone comuni sul loro rapporto con ciò che indossano, trasponendo la narrazione orale in racconto.
Ironicamente, la serie si apre con un’intervista a due nudisti, che hanno sublimato la relazione con l’abito semplicemente eliminandolo. In altri casi si tratta del legame della persona con la propria divisa lavorativa, che conferisce al soggetto identità ed autorevolezza. Esemplare il racconto di un uomo che dopo essere stato in carcere, conserva la divisa da detenuto.
La serie debutterà su Netflix il 1° aprile, e si prevede un grande successo.
Leggi anche: Bollo auto, patenti e revisioni: le nuove scadenze per il 2021
“L’abito non fa il monaco”. Eppure talvolta lo fa.