Telegram ha aggiunto le chat vocali lo scorso dicembre e ora punta a portare nel mondo un nuovo concetto di radio.
Dopo l’implementazione delle chat vocali, il gap tra Telegram e WhatsApp si sta facendo sempre più esiguo. Sul blog ufficiale, gli sviluppatori dell’app con l’aeroplanino puntano ora apertamente a creare una nuova radio.
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Telegram: radio kills the WhatsApp star?
Direttamente dal blog ufficiale dedicato agli update di Telegram, leggiamo che le chat vocali sono ora possibili anche sui canali e non più soltanto nei gruppi. Cosa significa questo? Che se seguite un canale Telegram potrete ora seguire in diretta non solo chat scritte e con immagini ma anche delle vere e proprie dirette, del tutto simili alle dirette che si fanno alla radio.
In più, per i canali non ci saranno limiti al numero dei partecipanti. Chi possiede un gruppo pubblico o un canale può quindi gestire i propri ascoltatori a prescindere da quanti essi siano.
Altra aggiunta è la possibilità di registrare le chat vocali, il che trasforma Telegram da contenitore di programmi radio in diretta in mezzo per produrre veri e propri podcast.
A registrare le chat vocali saranno gli stessi amministratori che potranno poi renderle disponibili per chi non era presente alla diretta. La comodità è che, se non volete aggiungere o tagliare, potete condividere il file audio immediatamente dopo la fine della chat in diretta. Le chat registrate sono contrassegnate da un punto rosso, il classico segnale di registrazione in corso.
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La gestione degli interventi da parte del pubblico è stata resa comoda: nei gruppi con il pubblico silenziato è possibile alzare virtualmente una mano e chiedere così agli amministratori di prendere la parola.
Per chi ha in programma un evento sul proprio canale, Telegram ha anche pensato agli inviti: dei link che si possono mandare e che aprono direttamente la chat.
Telegram, quindi, sta lentamente diventando non solo un’app per messaggi ma un vero e proprio social.