Il Decreto Sostegno conferma il condono di molte cartelle esattoriali che presentano bollo auto non pagati. Ecco, di preciso, quali rientrano in questa concessione
Ristori, nuovo blocco dei licenziamenti e condono fiscale: sono state queste le grandi novità annunciate dal Premier Mario Draghi con il Decreto Sostegno. L’intervento, dunque, come previsto ha dedicato un ampio capitolo anche alla questione fisco e a tutti gli italiani che presentano posizioni irregolari. Nella questione rientrano in particolare Imu, Tari e altre tasse evase tra cui soprattutto il famigerato – da questo punto di vista – bollo auto.
Bollo auto, ecco quali rientrano nel condono del Dl Sostegno
A tal proposito, secondo quanto predisposto, la cancellazione coinvolge tutti i bolli non pagati che rientrano nel decennio che va dal 2000 al 2010. Quindi solo dieci anni e non quindici come ipotizzato inizialmente, considerando che si ragionava anche per il quinquennio fino al 2015. Le cartelle che rientrano in questa sanatoria, inoltre, non devono superare il tetto massimo di 5.000 euro.
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Dunque alla fine è stata esclusa anche la possibilità eventuale di allargare la concessione anche ai fascicoli che toccavano anche i 10.000 euro. Spunta inoltre anche un reddito da non superare per poter ottenere tale pace fiscale: ovvero 30.000 euro, oltre il quale non sarà possibile usufruire di questo vantaggio.
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Chi potrà farlo, invece, potrà pagare la cifra dovuta annullando multe e interessi annessi. Il pagamento potrà essere anche rateizzato al fine di essere ancor più conveniente per il soggetto. E’ stato un modo, questo, sia per alleggerire gli italiani ma anche per sgravare anche la stessa Agenzia delle Entrate ormai da anni sommersa in un oceano di documenti molti dei quali anche non esigibili. Ora sono previste altre mosse future sempre per proseguire su questa scia di pulizia e alleggerimento collettivo.