Per il 2021 la Naspi non sarà prorogata, ma la REm sarà la sua sostituta. Quali sono gli ammortizzatori sociali previsti dal DL Sostegni.
Il nuovo Governo Draghi sta puntando molto sulla riforma degli ammortizzatori sociali. La pandemia ha visto una serie di decreti legge di emergenza, che si sono susseguiti per migliorare le condizioni della popolazione che è stata particolarmente colpita dagli effetti economici del virus. Ora il governo sta tentando di sistematizzare queste misure per renderle efficaci nel tempo.
Nel 2020 è stata prorogata la Naspi anche per gli ex-lavoratori che avevano terminato di percepirla. Molti di loro si chiedono se questa misura sarà rinnovata anche per tutto il 2021, dato che si è ben lontani da una reale ripresa economica.
Il Decreto Sostegni di recente approvato dal Consiglio dei Ministri ha interrotto la proroga della Naspi per il 2021, ma la ha sostituita con il REm, il Reddito di Emergenza.
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Nel Decreto Sostegni ci sono 1.200 euro di Reddito di Emergenza, usufruibili da tutti i disoccupati con un ISEE inferiore ai 30.000 euro. Il Reddito di Emergenza verrà elargito in 3 mensilità da 400 euro l’una.
La riforma egli ammortizzatori sociali non finisce qui. Fino all’anno scorso per accedere alla Naspi era richiesto un minimo di 30 giornate lavorative nell’anno che precedeva il periodo di disoccupazione.
Il Decreto Sostegni ha allargato la platea dei beneficiari: da quest’anno possono richiedere la Naspi tutti i disoccupati che hanno totalizzato 13 settimane di lavoro nei 4 anni precedenti alla disoccupazione.
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Resta ferma l’incompatibilità di questi ammortizzatori sociali con il Reddito di cittadinanza e con il contratto di lavoro subordinato.