Procura Figc: arrivata la decisione della Procura Figc in merito alla violazione del protocollo Covid da parte del club di Claudio Lotito
Il mondo del calcio sta attraversando un periodo abbastanza critico. Da un anno a questa parte infatti i club stanno fronteggiando diverse criticità. Dal riavvio dello scorso campionato dopo un periodo di stop causato dall’emergenza Coronavirus, i club si ritrovano a dover rispettare un rigido protocollo anti Covid pena sanzioni severe che possono essere comminate dagli organi della giustizia sportiva.
Non bastano i rischi da parte delle società di vedere qualche tesserato positivo e le partite a porte chiuse, che causano danni ingenti per mancati introiti. Si deve stare attenti anche nel rispetto del protocollo, che in primo luogo serve a garantire calciatori e staff tecnico da eventuali rischi alla salute in un momento critico della pandemia.
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Nelle scorse ore è arrivato il verdetto in merito alla posizione della Lazio e del suo presidente Claudio Lotito. L’Ansa ha riportato le anticipazioni sulle richieste da parte della procura Figc in merito alla violazione dei protocolli Covid. Cosa rischia adesso il club biancoceleste?
Procura Figc, arrivata la richiesta al Tribunale Nazionale Federale
La procura Federale ha avanzato in queste ore la richiesta di sanzioni della Lazio davanti al Tribunale Nazionale Federale. In primo luogo una multa di duecentomila euro al club capitolino, 13 mesi e 10 giorni di inibizione al presidente Claudio Lotito. E ancora 16 mesi di inibizione anche ai medici sociali del club Pulcini e Rodia.
Un sospiro di sollievo per i tifosi che temevano anche una richiesta di punti di penalizzazione per il club in lotta per un posto in Europa nella prossima stagione. Adesso non resta che attendere la decisione del Tribunale Nazionale Federale per capire se le richieste della Procura Figc saranno accolte.
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In quel caso il presidente Lotito rischia la carica di consigliere Federale per l’inibizione che farebbe decadere la sua posizione. In quanto il cumulo delle inibizioni supererebbe il limite dei 12 mesi, in quanto nello scorso agosto la stessa sanzione fu comminata al patron della Lazio nello scandalo “agentopoli”.