Il Governo ha deciso di modificare i requisiti per accedere alla Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione.
Per molti lavoratori, vista l’attuale situazione di impasse, l’unica possibilità per rispondere ai bisogni primari delle famiglie è quella di fare affidamento alla Naspi. L’indennità di disoccupazione che viene riconosciuta ai lavoratori di diversi ambiti che, non per loro scelta, sono costretti a rimanere impiegati solo per alcuni mesi all’anno.
L’esempio lampante è quello dei lavoratori stagionali. Per coloro che vivono e lavorano in zone di turismo balneare, in genere il periodo di occupazione è di circa sei mesi, anche se ci sono molti fattori che vanno ad incidere su questo dato. Idem per quanto concerne coloro i quali lavorano in località di montagna. Nella restante parte dell’anno è proprio la Naspi a fungere da supporto essenziale per il sostegno delle famiglie. Ora, però, qualcosa è cambiato con la modifica da parte del Governo Draghi dei requisiti di accesso all’indennità.
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I nuovi requisiti per accedere alla Naspi
Il Decreto Sostegni ha introdotto una serie di novità riguardo molteplici aspetti economici. Uno di questi coinvolte proprio la Naspi. A differenza di quanto accaduto in passato, non ci sarà il vincolo delle 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti alla richiesta. Questa decisione, con ogni probabilità, varrà soltanto per l’anno 2021.
Ricordiamo che per accedere all’indennità i lavoratori si devono trovare in stato di disoccupazione involontaria, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, devono poter far valere almeno 13 settimane di contribuzione. Per quanto concerne l’importo dell’indennità di disoccupazione è pari al 75% della retribuzione mensile media percepita dal lavoratore che viene ridotta del 3% ogni mese a partire dal quarto mese.
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La scelta del Governo Draghi sui requisiti per accedere alla Naspi è legata al fatto che nel 2020 migliaia di italiani sono rimasti senza lavoro, in particolare per quanto riguarda gli stagionali. Un’ipotesi che potrebbe riproporsi anche quest’anno ma che ci auguriamo vivamente possa essere scongiurata dal miglioramento della situazione epidemiologica generale.