Bankitalia lancia l’allarme con un report che delinea uno scenario terrificante dall’inizio della pandemia ad oggi. Numeri preoccupanti
Da oltre un anno L’Italia, ma anche gran parte del mondo, sta pagando gli effetti negativi sull’economia derivanti dall’emergenza Coronavirus. Che continua a far registrare numeri negativi in tantissimi comparti. Da quello del mondo del lavoro in generale a quello sul turismo. Tante le attività che sono state costrette tra lockdown e zone rosse a chiudere per sempre. Ma la scure della crisi si sta abbattendo anche sulle famiglie.
I dati che ha evidenziato oggi Bankitalia sono davvero preoccupanti, e pongono ancora una volta la questione sugli aiuti che non sarebbero sufficienti ad alleviare il peso della crisi. Il report sugli affitti appare drammatico. Con i dati che certificano un crollo devastante non solo sugli approvvigionamenti per le famiglie in merito agli acquisti dei beni primari. Ma anche per le altre spese che non si riescono a sostenere.
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Bankitalia ha mostrato nel report la situazione delle famiglie ad un anno di pandemia, con indebitamenti che non permettono spesso di poter ovviare nemmeno alle spese di prima necessità.
I dati di Bankitalia allarmanti ad un anno dalla crisi
Bankitalia ha offerto il quadro della situazione sullo scenario che stanno vivendo tante famiglie italiane. Il 30% vive situazioni di indebitamento pesante, il 40% degli affittuari non riesce a pagare l’affitto. Difficile anche coprire le somme di rate di un debito contratto. Insomma, numeri che certificano un vero fallimento anche per quel che concerne le misure di sostegno ed i “ristori” del governo.
In base a questi numeri il 15% delle famiglie intervistate ha chiesto in questi mesi un prestito per cercare di restare a galla e non sprofondare definitivamente. Ulteriori dati portano alla luce che un terzo delle famiglie sono costrette a fare tagli anche sulle spese alimentari.
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La conseguenza inevitabile di questa situazione è quella del calo dei consumi anche dei beni di prima necessità. Con le prossime festività pasquali che non si svolgeranno per una serie di motivi con la spensieratezza degli anni precedenti.