Uno studio britannico trova una correlazione tra un alto EQ e la capacità di riconoscere le fake news.
L’intelligenza emotiva (EQ) da qualche decennio è al centro di studi psicologici ed antropologici. Si tratta di un nuovo aspetto dell’intelligenza che non si riduce agli aspetti cognitivi, ma si amplia alla capacità del mondo emotivo interiore di incidere nell’autodeterminazione.
Il primo studioso a focalizzare l’attenzione sull’EQ è stato David Goleman, docente di psicologia ad Harvard e giornalista. “Si tratta della capacità di motivare se stessi e persistere nel proseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; e ancora, di essere empatici e di sperare”. Questa è la definizione che Goleman dà dell’intelligenza emotiva.
Uno studio della School of Psychological Sciences & Health e della School of Government & Public Policy di Strathclyde, Scozia, ha focalizzato la propria attenzione sul rapporto tra intelligenza emotiva e fake news. Con il proliferare dei social la gestione delle notizie false diventa incontrollabile. Fa pensare alla “Guerra dei mondi”, una trasmissione radiofonica anni ‘30 in cui Orson Welles simulava l’arrivo degli alieni sulla terra. Il risultato: 11 suicidi e panico generale.
Il problema delle fake news non è tanto nella notizia in sé, è prevedibile che il web generi distorsioni di questo tipo, quanto la diffusione incontrollata delle notizie. Se non si può controllare il web, allora bisogna incrementare gli strumenti di discernimento degli utenti.
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Lo studio sopracitato ha riportato un rapporto stretto tra un alto livello di intelligenza emotiva e la capacità di identificare le notizie false. Ad un campione di utenti è stato sottoposto un test per verificare il livello individuale di EQ. In seguito sono state elencate una serie di notizie; i soggetti dovevano etichettarle come vere o false.
E’ emersa una correlazione tra alto livello di intelligenza emotiva e riconoscimento delle false notizie. Altro fattore concorrente è il grado d’istruzione.
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La forza delle fake news è nell’alto carico emotivo che la notizia suscita nell’utente, portato a dargli credibilità su una spinta emozionale e non cognitiva. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, secondo lo studio, è uno strumento importante di protezione da questo meccanismo di alterazione della realtà.