La fiction di Canale 5 ‘Svegliati amore mio’ è ispirata a una storia vera. La fabbrica degli orrori esiste davvero, vi sveliamo dove si trova.
La fiction ‘Svegliati amore mio’ racconta la storia di Nanà Santoro, interpretata da Sabrina Ferilli, che si ritrova a vivere il dramma della malattia della figlia a causa delle emissioni di quella che abbiamo definito la fabbrica degli orrori. La storia scritta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo è ispirata a una storia vera. L’economia dell’intero quartiere gira intorno all’acciaieria Ghisal. Nanà, però, comincia a scavare e a scovare diversi casi di malattie che potrebbero essere riconducibili alla fabbrica stessa.
Nonostante le resistenze del marito, che lavora da sempre all’interno dell’acciaieria, la protagonista continua la sua lotta per scoprire la verità. Si scontrerà nel suo percorso con bugie e segreti con il quali dovrà fare i conti. La determinazione del personaggio interpretato da Sabrina Ferilli è encomiabile, un esempio da seguire per i milioni di telespettatori che seguono la serie tv.
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Come molti telespettatori la fabbrica alla quale si fa riferimento è realmente esistente. Gli autori hanno pensato alle tante, troppe, storie di malattia legate all’Ilva di Taranto. Nonostante il film non sia stato realizzato in Puglia, a causa delle restrizioni legate alla pandemia, il richiamo è abbastanza evidente.
La fiction ‘Svegliati amore mio’ è stata completamente girata nel Lazio. Simona Izzo e Ricky Tognazzi hanno raccontato di aver incontrato persone che hanno vissuto il dramma rappresentato nella loro famiglia.
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L’obiettivo del regista è quello di sensibilizzare i telespettatori sul tema ambientale. Nonostante nel film non venga fatto esplicito riferimento all’ex Ilva di Taranto, le dinamiche dei fatti sono riconducibili a una delle vicende più tristi del nostro paese.