Dichiarazione dei redditi, ecco chi può non farla o per chi è opzionale. Tutti gli altri rischiano invece grosso
La dichiarazione dei redditi è un riferimento assoluto per ogni lavoratore italiano, tuttavia non tutti sono propriamente obbligati a farla. Si ricorda innanzitutto che tale passaggio è fondamentale per emettere il documento con cui ogni cittadino comunicherà all’Agenzia delle Entrate guadagni e reddito versamenti di tutte le imposte dovute.
C’è però per chi può non farlo e chi invece è addirittura esentato da tale onero. Attenzione tuttavia: se non si rientra in certe categorie, l’omessa dichiarazione, come previsto dall’articolo 5, è un reato che comporterebbe una reclusione che va da 1 anno e 6 mesi fino a quattro anni. Un discorso strettamente legato all’evasione fiscale e alla dichiarazione del falso.
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La differenza esonerati e esclusi è semplice: i contribuenti considerati esonerati dalla presentazione di certa documentazione sono coloro che informano il fisco delle proprio entrate attraverso altre dichiarazioni come il modello Redditi. Chi non è proprio tenuto, invece, è un’ampia categoria che riguarda lavoratori, pensionati e non solo.
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Ovvero per esempio chi percepisce reddito dall’abitazione principale o altre proprietà, così come i lavoratori dipendenti presso un’azienda o datore di lavoro. Chi anche è escluso sono appunto i pensionati, chi svolge un lavoro parasubordinato e chi percepisce redditi che non prevedono tassazione come ad esempio le borse di studio. Così come lo stesso vale per i redditi da BOT o titoli di Stato soggetti ad imposta sostitutiva. Se non vi sono altre situazioni specifiche annesse, tutti questi potranno non pronunciarsi.