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Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un aumento del 30%

Durante il 2020, con la pandemia,  si è registrato un aumento del 30% nei casi di disturbi alimentari. Questo l’allarme lanciato dall’Associazione Consult@noi, che riunisce diverse associazioni di familiari che si occupano proprio delle patologie gravi che sono collegate ai disturbi della Nutrizione e dell’alimentazione.

Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30%Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30%
Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30% (foto: pixabay)

Il 2020 ha fatto registrare un aumento del 30% nei casi di disturbi alimentari. La pandemia, secondo gli ultimi studi, ha aumentato il senso di ansia e, di conseguenza, un aumento dei casi di disturbi alimentari o di ricadute.

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Pandemia e disturbi alimentari: i dati

Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30%Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30%
Pandemia e disturbi alimentari, il 2020 segna un amento del 30% (foto: pixabay)

L’associazione Consult@noi si è rivolta al Ministero della Salute a causa dell’aumento del 30% negli episodi di disturbi alimentari e della mancanza di strutture per trattare tempestivamente e con competenza questi disturbi. La pandemia ha amplificato i problemi e accentuato, per esempio, i disturbi di anoressia e bulimia nervosa.

Il Ministero della Salute ha diffuso i dati più recenti che indicano che in Italia ci sono circa 3 milioni di giovani che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, identificati dalla sigla DNA. Nel quasi 96% dei casi si tratta di donne mentre nel restante 4% si tratta di uomini.

Queste patologie, che colpiscono non solo a livello fisico ma anche mentale adolescenti e giovani adulti, sono ormai una vera e propria emergenza. La pandemia e la situazione che viviamo ha creato una sensazione di ansia che quindi può portare a un rischio di ricadute, nei soggetti che ne sono affetti, o di un peggioramento della situazione.

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In alcuni casi, si è avuta invece l’insorgenza di uno di questi disturbi dell’alimentazione da zero. L’Istituto Superiore di SanitĂ  identifica l’isolamento prolungato e le abbondanti scorte alimentari tra le cause di ricaduta o peggioramento. Chiusi in casa, con ancora di piĂą la paura di ingrassare perchĂ© non ci si può muovere, molti sono caduti vittima di questi disturbi. Quello che l’associazione Consult@noi vuole adesso è un incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, PerchĂ© queste patologie “devono essere pienamente riconosciute come malattie specifiche che necessitano, quindi, di terapie multidisciplinari ed idonei percorsi di cura“. In piĂą, Consult@noi ha fatto notare come in diverse Regioni manchino strutture specializzate proprio nel trattamento di questi disturbi specifici e come sia quindi necessario che vi siano degli ambulatori con personale formato per riconoscere sul nascere questo tipo di disturbi e patologie.

Pubblicato da
Valeria Poropat