La riforma del sistema pensionistico non è tema urgente per il nuovo governo. Quota100 anche per il 2022.
Il Ministro del Lavoro Orlando ha di recente fornito dichiarazioni sulle priorità del nuovo governo. L’emergenza sanitaria in corso rende necessario un rapido intervento nel settore lavoro, che naviga in acque piuttosto buie. Il nuovo Governo ha deciso di puntare sull’incremento degli ammortizzatori sociali come strumento principe per contrastare la crisi economica e sociale.
E le pensioni? Si era in attesa di una riforma al sistema pensionistico che a quanto pare non giungerà a breve. Intanto i lavoratori vicini all’età pensionabile non dovranno attendere necessariamente il compimento dei 67 anni, perché sembra che la Quota100 sarà nuovamente validata anche per il 2022.
La Quota 100 è una riforma del sistema pensionistico introdotta dalla Legge Bilancio 2019.
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Quota 100 anche per il 2022
In origine, la Quota 100 prevedeva una fase sperimentale fino al termine del 2021. Tre anni per tirare le somme ed analizzare gli effetti di questa riforma pensionistica. Ma l’emergenza da pandemia ha spostato l’attenzione governativa su altri tipi di interventi, e Quota100 è rimasta cristallizzata.
Il sistema 100 si basa su un semplice calcolo addizionale: età anagrafica + anzianità contributiva = 100. Ma non per tutti. A parte alcune eccezioni, come le categorie che possono richiedere la pensione anticipata, la soglia minima di età per il ritiro dal lavoro è 62 anni. Quindi il calcolo si traduce come segue: 62 anni + 38 di anzianità contributiva = si può andare in pensione.
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In assenza di modifiche a breve termine questa addizione sarà la formula utilizzata anche nel 2022 per andare in pensione senza dover attendere i 67 anni di età, ma ovviamente solo per i contribuenti che abbiano finalizzato tali requisiti.
