Decreto Sostegni, in arrivo i primi bonifici comunicati dall’Agenzia delle Entrate. Tutti i dettagli sulle erogazioni ed i destinatari
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato di aver cominciato ad erogare i primi contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni. Misura che si inserisce nelle attività del governo per contrastare l’emergenza economica che ha colpito il nostro paese a seguito dello scoppio della pandemia. Che ha provocato crisi irreversibili per tante imprese ed aziende su tutto il territorio nazionale.
Tutte le domande che sono state erogate entro il 5 aprile scorso verranno pagate per prime dopo la verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate. Bonifici in arrivo per tutti coloro che hanno fatto richiesta del sussidio, anche se i controlli su tutti verranno effettuati anche dopo l’erogazione.
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Massima attenzione quindi per chi ne ha fatto richiesta anche non essendoci i presupposti. Perché come abbiamo anticipato negli scorsi aggiornamenti, la riscossione del sussidio non esclude da ulteriori controlli. Ma diamo ulteriori dettagli su quelli che saranno i primi pagamenti.
Nei prossimi giorni partiranno i bonifici per le prime 604.534 domande arrivate all’Agenzia delle Entrate entro il 5 aprile. La cifra che lo Stato sborserà per queste domande è di 1.907.992.796 euro che i richiedenti si vedranno accreditati sui loro conto correnti. La maggior parte delle seicentomila domande arrivate hanno riguardato il bonifico. Solo una quota di diecimila domande ha optato per la compensazione fiscale.
Nella ripartizione delle regioni si evince che la maggior parte delle richieste arriva dalla Lombardia con 100mila richieste e 357 milioni. Poi ci sono la Campania con 70.534 domande ed il Lazio con 68.697 e la Puglia con 45.926. A seguire la Toscana con 42.141 e la Sicilia con 41.736. In quote più basse tutte le altre.
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I settori che maggiormente hanno fatto richiesta del sussidio sono quelli legati al mondo della ristorazione con 421 milioni complessivi ricevuti. Di seguito gli altri che sono stati maggiormente penalizzati dalle chiusure, come per esempio il manifatturiero e quello dei commercianti. Che da troppi mesi hanno le saracinesche abbassate.