Antonio Iovine è stato un boss della camorra. Alla guida del clan dei casalesi è riuscito a creare un patrimonio milionario.
La storia di Antonio Iovine, ripresa dalla serie tv proposta da Rai1 dalla quale è tratta l’immagine che vi proponiamo, è iniziata come quella di molti altri esponenti della criminalità organizzata. Proveniente da una famiglia camorristica, suo fratello Carmine venne ucciso nel 1994 mentre sua sorella Anna è stata arrestata per estorsione, si fece conoscere negli ambienti criminali con il nomignolo de ’o Ninno, ovvero il bambino.
Resosi latitante dal 1996 è stato inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Dopo 14 anni di latitanza il 17 novembre 2010 viene arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli in un covo a Casal di Principe. Per il camorrista viene applicato il regime del 41 Bis.
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Nel maggio del 2014 Antonio Iovine decide di pentirsi e di collaborare con la Procura della Repubblica di Napoli ricostruendo il complesso delle attività e dei rapporti del clan dei casalesi, dalla gestione delle attività criminali, alle guerre fra clan ai rapporti con esponenti politici.
Iovine, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, si è occupato della gestione della cassa comune del gruppo alimentata dal racket e dagli innumerevoli business fuorilegge gestiti dai mafiosi. Ogni mese il clan incassava 350mila euro, al netto degli introiti riservati ai capi. “Tutti questi affari e che mediamente posso quantificare in almeno 130-140mila euro al mese, che mi servivano anche per sostenere le spese della mia latitanza” ha raccontato il pentito.
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Una storia, quella di Antonio Iovine, che è stata ripresa e riadattata per il pubblico televisivo nella serie tv ‘‘Sotto copertura – La cattura di Iovine’.