Cashback, clamoroso aggiornamento in Italia. Ora filtra un grosso indizio che inizia ad inquietare i partecipanti. Ecco di cosa si tratta
E se alla fine i furbetti la passassero liscia? Ora è questo il dubbio che si insidia nella mente dei tantissimi italiani che hanno preso parte al cashback. A fronte di presunti controlli e provvedimenti annunciati a più riprese, infatti, per adesso regna il silenzio e c’è il timore che possa cadere tutto nel vuoto.
Non sarebbe una novità, considerando come purtroppo funzionano alcune cose in Italia. Ma sarebbe piuttosto sconcertante la mancata presa di posizione a fronte di un fatto grave di portata nazionale e avvenuto davanti agli occhi di tutti.
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In più, oltre alla clamorosa beffa per gli utenti, sarebbe un messaggio terribile che passerebbe nel Paese. Per la serie: se beffi lo Stato, non succederà niente. Situazione che andrebbe a incentivare ulteriormente gli italiani che amano eludere le regole. Insomma, disastro.
E se non è un indizio il fatto che due mesi e mezzo dal traguardo non siano stati presi provvedimenti, poco ci manca. Passato il momento caldo tra polemiche e contrarietà generale, la questione sembra addirittura caduta nel dimenticatoio. Dal fronte politico, inoltre, il caso è stata anche minimizzato come ha fatto Durigon (“i furbetti rappresentano solo il 2%”).
Il sospetto che tutto possa finire una bolla d’aria, pertanto, è forte. Non è da escludere che, più verosimilmente, il Governo faccia semplicemente tesoro di quest’esperienza per prepararsi meglio a un eventuale secondo semestre. In quel caso non farebbe altro che apportare una serie di modifiche affinché non si ripetano certe dinamiche. Il tutto mentre chi ha compiute certe azioni avrebbe già intascato 1.500€ e godendoseli il sole, a discapito degli onesti penalizzati solo per aver operato in trasparenza.