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Contanti, conservarne troppi a casa può far scattare controlli: ecco come

Tenere  in casa molti contanti è un’operazione rischiosa. L’Agenzia delle Entrate potrebbe allertarsi ed effettuare accertamenti

(Pixabay)

Quando si parla di denaro, si sa, ognuno ha i propri usi. C’è chi acquista tutto con la carta di credito, anche un caffè, e chi al contrario utilizza principalmente denaro contante.

Con una disposizione legislativa del 2018 gli stipendi devono essere pagati necessariamente sotto forma di transazione tracciabile, ovvero tramite bonifico bancario o simili. Quindi, per tutti gli italiani che usavano tenere il denaro contante in casa e piluccare qualche somma ogni volta che ne avevano la necessità, non è stato più possibile farlo.

Ma una parte dei cittadini usa ancora tenere nascosto denaro contante in casa. Non è una buona abitudine. Il rischio più intuitivo è nel caso di furto. Ma esistono altre motivazioni legate alle recenti leggi anti-riciclaggio.

In ogni istituto di credito italiano o esercizio commerciale non si possono più effettuare transazioni in contanti per una cifra superiore ai 1.000 euro. Per questo motivo, chi mantiene l’uso dell’accumulo dei contanti, ad un certo punto sarà costretto a versarli sul conto in banca.

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Perchè i versamenti ingenti sono rischiosi

(Pixabay)

Molti risparmiatori non hanno fiducia negli istituti di credito. Talvolta per motivi ideologici, talvolta pratici: la maggior parte delle banche trattiene annualmente una somma di denaro per la gestione del conto corrente.

Ma ormai per ogni lavoratore (eccetto il lavoro in nero) è diventato obbligatorio aprire un conto corrente su cui ricevere lo stipendio. Chi usa ancora accumulare somme di denaro contante in casa, può incappare in rischi di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Si ribadisce che le transazioni in contanti hanno un limite, 1.000 euro. Il risparmiatore ad un certo punto sarà costretto a prendere la somma accumulata in casa ed andarla a versare in banca.

A questo punto scatta il sospetto di riciclaggio di denaro sporco: il cittadino dovrà giustificare tale somma in contanti e subire un accertamento da parte del fisco e della Guardia di Finanza.

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Anche nel caso in cui la vicenda vada a fin di bene sarebbero comunque fastidi spiacevoli. Quindi il suggerimento è di aumentare le transazioni tracciabili a dispetto di quelle cash.

Pubblicato da
Giulia Borraccino