Decreto Sostegni Bis, cambiano i parametri di valutazione. Non si terrà più conto del fatturato. Tutti i dettagli indicati dal governo
Novità in arrivo per quel che riguardano i sussidi a professionisti ed aziende da parte del governo Draghi. Per quel che riguarda in Decreto Sostegno bis ci sono delle puntualizzazioni da fare, soprattutto in merito alla riclassificazione di alcuni parametri necessari per accedere al ristoro. E’ stato il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a dare delle delucidazioni in merito.
Si va verso un nuovo indicatore che non sarà più quello del fatturato come è avvenuto in precedenza. Ma si valuterà il risultato di esercizio. Una sottile differenza tra le due procedure che intanto già fanno discutere. In quanto procedendo in questa direzione ci sarebbe un problema di fondo. Che è quello dell’attesa dell’approvazione dei bilanci. Il ministro Giorgetti ha spiegato che per aggirare quest’ostacolo si dovrà lavorare ad una rapida soluzione. Per rendere la misura quanto più omogenea.
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Non più solo il fatturato, dunque, ma anche tempestività di manovra grazie alle anticipazioni del bilancio e calcoli precisi e meno suscettibili di errori. Per questo motivo quella del risultato di esercizio rimane la strada che si intende percorrere.
Il ministro Giorgetti ha parlato dei nuovi possibili parametri da tenere in considerazione nell’erogazione del Decreto Sostegni Bis. Spiegando che quello del fatturato non rende giustizia a tante aziende. E che invece bisognerà rivolgere l’obiettivo verso la diminuzione eventuale del risultato di esercizio. O al massimo al margine operativo lordo. Il ministro ha anche aggiunto che per le Imprese ci sarà una possibile proroga anche per il Fondo di Garanzia.
Possibile quindi che si possa andare oltre la scadenza di giugno. E considerando anche le difficoltà inerenti alla pandemia, per quel che riguarda la rateizzazione della restituzione si potrebbe considerare l’allungamento dei sei anni. Insomma, tanti i temi toccati da Giorgetti, e tutti di estrema urgenza e necessità.
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Il ministro è apparso anche abbastanza possibilista in merito alle riaperture. Eventualità che consentirebbe a tantissime imprese di rialzarsi anche in tempi rapidi considerando l’arrivo della bella stagione.