Riapertura palestre e piscine, filtra già il periodo e una data in particolare da cerchiare in rosso. Ecco le ultime in Italia
L’Italia, forse, torna a respirare. In vista di temperature più miti e dopo mesi di sacrifici non indifferenti, il Bel Paese va dritto verso una graduale ma inevitabile apertura generale. La parola d’ordine è cautela, ma ciononostante migliaia di lavoratori esasperati e persone comuni chiedono di tornare a lavorare e vivere. Il tutto, ovviamente, sempre nei limiti del possibile e con tutte le precauzioni del caso. Così il primissimo step sarà innanzitutto tornare a una zona gialla generalizzata, almeno lì dove possibile ovviamente, in tutto il Paese.
Non è nemmeno troppo da escludere che una riapertura graduale possa avvenire già a fine aprile se le pressioni del Centrodestra e delle Regioni dovessero avere la meglio, ma al momento l’ipotesi più probabile è relativa a inizio maggio.
E si partirà principalmente con bar e ristoranti, i quali, sempre in zona gialla, potrebbero aprire prima nell’orario di pranzo e poi anche a cena nella seconda parte del mese col coprifuoco che slitterebbe. Ovviamente ci saranno delle norme ben precise da seguire, come il classico distanziamento tra i tavoli e un numero massimo di personale in sala in base alla capienza della struttura.
Seguiranno poi cinema, musei e teatri per i quali si ragiona su un’apertura del 25-30% all’aperto. Per quanto riguarda palestre e piscine, a meno che non si tratti di professionisti iscritti a competizioni riconosciute che potranno allenarsi individualmente come già sta accadendo adesso, si va verso un’apertura generalizzata a giugno.
Se ciò non dovesse accadere la prima settimana del mese, il giorno da cerchiare in rosso potrebbe essere il giorno 7. Ma molto, sia chiaro, dipenderà dai dati che nel frattempo arriveranno al comitato tecnico scientifico del governo. Se non dovessero essere positivi, non è escluso addirittura un ulteriore rinvio sportivo e non solo.