FAO, ecco come salvare il pianeta riducendo lo spreco alimentare

L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite mostra un dato impietoso sullo spreco alimentare. Ogni anno sprechiamo nel mondo 931 milioni di tonnellate di cibo, che si traducono in rifiuti, in soldi buttati e in risorse naturali sprecate. Ma possiamo fare tanto per ridurre questi numeri spaventosi.

FAO, ecco come salvare il pianeta riducendo lo spreco alimentare
FAO, ecco come salvare il pianeta riducendo lo spreco alimentare (foto: pixabay)

Esistono infatti alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarci a ridurre gli sprechi, risparmiando risorse ambientali e soldi. Tra questi consigli, i 15 punti individuati come comportamenti virtuosi dalla FAO.

Comprare meno e stare attenti alle scadenze, non buttare qualcosa solo perchè bruttino e organizzare la spesa, questi alcuni dei consigli che la FAO ha pubblicato lo scorso anno per la Prima Giornata Internazionale di Consapevolezza sulla Perdita e lo Spreco Alimentare ma che a distanza di un anno sono ancora attualissimi e che possiamo innestare sulle buone pratiche che, complice anche a pandemia, stiamo adottando.

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FAO, buone pratiche per evitare lo spreco alimentare

FAO, ecco come salvare il pianeta riducendo lo spreco alimentare
FAO, ecco come salvare il pianeta riducendo lo spreco alimentare (foto: pixabay)

Secondo i consigli pubblicati dalla FAO esistono diversi momenti nella nostra vita e nel rapporto con il cibo in cui possiamo adottare comportamenti migliori per noi e per l’ambiente.

Ma se pensate che il primo passo sia quando entriamo in un supermercato, aspettate, perchè prima di fare la spesa sarebbe opportuno fare una lista della spesa, organizzata in base ai pasti che si ha intenzione di preparare, e seguirla.

In questo modo, al momento di comprare si avranno le idee molto chiare e non si finirà col comprare cose inutili che poi magari finiranno col marcire o con lo scadere.

E quali tipi di pasti preparare? Quelli sostanziosi ma sani, magari prediligendo i prodotti vegetali e riducendo il consumo di carne, latticini e derivati per ridurre anche il nostro impatto ambientale in termini di CO2. E quando siamo con il carrello, smettiamo di giudicare la frutta e la verdura solo dal punto di vista estetico: un frutto bruttino è buono come uno tirato a lucido e se non è proprio freschissimo può essere utilizzato in modo creativo in una ricetta.

Sfruttiamo allora la potenza della Rete e cerchiamo ricette anche per usare gli scarti o gli avanzi. Se comprate la verdura fresca, per esempio, non buttate le foglie esterne: lavatele e usatele per zuppe e vellutate.

Per i prodotti confezionati la FAO ricorda invece che occorre leggere le etichette perchè c’è scadenza e scadenza. Se un prodotto ha una data “preferibilmente” non significa che, come una bomba, allo scadere di quella data il prodotto diventa pericoloso ma che potrebbe aver perso parte delle caratteristiche organolettiche che il produttore invece garantisce entro quella stessa data.

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Chi ha un giardino, ma anche solo qualche vaso, può sfruttare gli scarti alimentari per fare il compost: meno rifiuti da conferire e niente soldi in più per il concime delle begonie.

Sempre parlando di rifiuti, occorre sempre fare una raccolta differenziata consapevole ed evitare di disperdere rifiuti pericolosi nell’ambiente. In questo modo, riducendo anche l’uso di acqua, potremo salvaguardare l’ambiente e le risolse ambientali.

La lista completa dei comportamenti virtuosi per la riduzione dello spreco alimentare è sul sito ufficiale della FAO.

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