Si è riunito lo scorso 16 aprile per la prima volta il Consiglio direttivo dello European Cybersecurity Competence Center, ECCC, istituito a dicembre per implementare la cybersecurity nei Paesi dell’Unione Europea. La sede dello ECCC si trova a Bucarest, Romania.
Si è riunito per la prima volta a Bucarest, nella sua sede definitiva, il Centro europeo per la sicurezza informatica European Cybersecurity Competence Center. Alla riunione, la prima anche se informale, hanno partecipato i rappresentanti degli Stati membri, della Commissione Europea e dello ENISA.
Lo European Cybersecurity Competence Center è il risultato dell’accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento Europeo per la costruzione di un Centro europeo di competenze industriali, tecnologiche e di ricerca sulla cybersicurezza creando una rete di centri nazionali di coordinamento. A finanziare il progetto saranno innanzitutto i programmi Orizzonte Europa e Europa digitale.
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Lo scopo principale dello ECCC è quello di aumentare le competenze informatiche, in particolar modo quelle che riguardano sicurezza quando si è online, nei cittadini dell’Unione Europea, nelle realtà lavorative e nelle istituzioni nazionali. Verranno quindi prodotti studi e ricerche accademiche e, primo vero passo di questo nuovo organo europeo, verranno prese le decisioni per raffinare i dettagli del cosiddetto Cybersecurity Act, il Regolamento Europeo di nuova concezione che si occuperà proprio della cybersecurity.
Tra gli scopi dello European Cybersecurity Competence Center c’è anche quello di erogare dei finanziamenti per implementare sistemi di cybersecurity utilizzando sempre i fondi di Orizzonte Europa ed Europa digitale. Si tratta quindi di uno strumento che permetterà agli Stati membri e ai cittadini europei di conoscere in maniera più approfondita le tematiche della sicurezza informatica e ad implementare, da parte soprattutto delle istituzioni, sistemi di sicurezza adeguati.
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Ciascun Stato membro deve indicare l’organo con cui la Rete di Bucarest deve interagime ma per l’Italia non è stato ancora indicato, al momento, il centro nazionale che dovrà poi raccordarsi con il neonato organo europeo per la sicurezza informatica.