Ricordate il vecchio e amatissimo Nokia 3310? Oggi, per il collezionismo tecnologico, vale tantissimo. Ecco i dettagli
C’erano una volta i vecchi cellulari standard. Quelli resistenti innanzitutto, quasi indistruttibili e tutt’altro che iper-delicati come quelli odierni, e con due sole grosse funzionalità: le chiamate da una parte, l’invio di sms da un’altra. Certo c’erano potenzialmente anche altre funzioni, ma erano principalmente queste le caratteristiche e le esigenze di una categoria di consumatori ormai andata.
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Lo capirà bene chi è nato negli anni 90 o addirittura prima, mentre sarà difficilmente comprensibile per che è venuto al mondo direttamente nell’era digitale, ovvero quella dei social e dell’interconnessione. Whatsapp, Telegram e quant’altro: un tempo erano scenari nemmeno lontanamente immaginabili.
Chiedetelo per esempio a chi possedeva un Nokia 3310. Il cellulare di produzione finlandese è stato lanciato esattamente 21 anni fa, ovvero l’ottobre del 2000. Basato sul 2G, presentava una risoluzione da 84 x 48 pixel per uno schermo da 113 x 48 x 22 millimetri. Il software presentava un OS proprietario, col menù che comprendeva solo le seguenti voci: rubrica, messaggio, chat, registro chiamate, toni, impostazioni, deviazioni, giochi, calcolatrice, promemoria e modo d’uso. Il tutto senza internet, ovviamente.
Il modello è diventato presto un cult in Italia, sia per le proprietà estetiche e funzionali all’avanguardia che per il costo accessibile. Ed è tuttora ancora gettonato per le classi più vecchie, quelle che non sono riuscite ad adattarsi ai nuovi eventi e tutte le varie dinamiche più tecnologiche. Ciò che non tutti sanno, però, è che tale prodotto oggi può valere anche più di 1.000 euro per quanto riguarda il mercato dei telefoni old style e collezionismo tecnologico. Più di alcuni iPhone, tanto per rendere l’idea. Se qualche nonno o zio dovesse ancora avere questo dispositivo, fateci un pensierino…