Negli ultimi mesi le partite Iva hanno dovuto sopportare un drastico calo dei fatturati a causa dell’emergenza epidemiologica. Proprio per questo motivo il Governo apre alla possibilità di una proroga delle scadenze.
Purtroppo la situazione economica in Italia per diverse categorie è a dir poco complicata. L’emergenza sanitaria che ha portato con sé anche quella economica pare non vogliano fermarsi. Imprenditori, commercianti e professionisti hanno dovuto fare i conti con un drastico e preoccupate calo del fatturato. Questo ha causato inevitabili difficoltà all’intero comparto delle partite Iva.
Per cercare di alleggerire questa categoria dalla pressione del fisco, il Governo ha aperto alla possibilità di una proroga per quanto concerne le scadenze fiscali. Ovviamente non coinvolgerà tutti ma solo coloro i quali saranno in possesso di determinati requisiti, che in questo caso non possono assolutamente avere un’accezione positiva.
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Partite Iva: proroga delle scadenze fiscali
Le partite Iva potranno vedersi spostare in avanti le date per quanto concerne le scadenze fiscali. Nel dettaglio potranno essere differite le ritenute Irpef, IVA e contributi in scadenza a dicembre 2020. L’unico modo, però, per usufruire di questa proroga è quello di rispettare i tristi requisiti relativi al calo di fatturato e al limite di ricavi o compensi.
Nel dettaglio i titolari di partita Iva che esercita la propria attività in uno stabile chiuso a a seguito del DPCM dello scorso 25 ottobre, può accedere al rinvio dei versamenti solo in caso di calo di fatturato, se il codice ATECO dell’attività è diverso da quelli espressamente indicati dal decreto Ristori.
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Una scelta, quella della proroga delle scadenze fiscali per le partite Iva che hanno subito un calo del fatturato, finalizzata ad aiutare chi è in difficoltà a causa di questo maledetto Covid.
