La Corte dei Conti ha presentato la Memoria sul Def 2021. Migliorare la “spesa buona” e necessità di riforme.
Il 20 aprile l’Ansa riporta la notizia che la Corte dei Conti si è espressa sulle linee-guida che la Finanza pubblica deve seguire per contrastare la crisi. Ha presentato alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera la Memoria sul Def 2021. L’indicazione di massima è di “seguire un cammino di finanza pubblica molto ‘stretto'”.
In questo monito sono comprese le esigenze di aumentare la spesa corrente e la spesa in conto capitale. Per spesa corrente si intende la spesa sostenuta per garantire il funzionamento della pubblica amministrazione. La spesa in conto capitale è quella sostenuta per effettuare investimenti da parte dello Stato.
Un altro punto all’interno del documento riguarda l’incremento della “spesa buona” ed il contenimento della “spesa cattiva”.
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In Italia il Recovery Plan è stato denominato Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Lo scorso luglio 2020 l’UE ha approvato il Next generation EU, noto in Italia come Recovery Fund. E’ un fondo speciale finalizzato a finanziare la ripresa economica europea nel triennio 2021-2023 con titoli di Stato europei che serviranno a sostenere progetti di riforma strutturali previsti dai Piani nazionali di riforme di ogni Paese: i Recovery Plan.
La cifra per lo stanziamento complessivo è di 750 miliardi di euro, da dividere tra i diversi Stati. L’Italia e la Spagna sono tra i maggiori beneficiari di questa misura.
Il piano italiano per la ripresa economica si focalizza su sei missioni che corrispondono a sei aree tematiche:
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La Corte dei Conti commenta questi interventi: “Certamente il Recovery Plan rappresenta un’opportunità unica per effettuare investimenti che aumentino il potenziale di crescita del Paese; ma per raggiungere tale obiettivo sarà necessario non rinviare ancora una volta la stagione di riforme da tempo sollecitate da tutti gli osservatori internazionali“.