“Officina 21” è una piattaforma virtuale in cui si discute della condizione dei minori seguendo 4 tematiche. Un’iniziativa istituzionale.
Prende il via “Officina 2021 – Futuri per l’educazione e l’europeità“. Quattro incontri online per discutere della condizione dei bambini ed adolescenti in questo momento di incertezza e precarietà. La precarietà lavorativa può generare una simile condizione in campo educativo? Questa è una domanda che il progetto si propone di affrontare, dipanandosi attraverso 4 tematiche.
Gli incontri online, che si svolgeranno il 21, 23, 27 e 28 aprile alle 14, tratteranno di volta in volta un argomento differente: educazione, competenze, cittadinanza globale ed Europa.
Sono invitati a partecipare ricercatori, docenti, studenti, decisori politici, associazioni e comunicatori scientifici. Queste diverse competenze saranno messe a confronto per avviare un dialogo sulla delicata questione dell’educazione in tempo di crisi.
Il programma è così distribuito:
- 21 aprile: Europeaness from outside Europe;
- 23 aprile: Ripensare l’educazione al tempo dell’incertezza;
- 27 aprile: Competenze e multimodalità nelle risorse educative aperte
- 28 aprile: Disuguaglianze e stereotipi nei libri di testo e nelle risorse educative
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L’arduo compito dell’educazione dei minori
Il processo educativo, si sa, è un meccanismo molto complesso che coinvolge una serie di ruoli e competenze molteplici. Le primarie sono affidate a famiglia e docenti; le secondarie a società e gruppo dei pari.
In questo periodo di incertezza economica e sociale, questo compito già complesso si fa ancora più arduo. La didattica a distanza ed il lavoro precario diventano fattori di ostacolo ad una crescita “lineare” dei bambini ed adolescenti.
Si è parlato ultimamente di come la Dad possa creare distorsioni talvolta anche gravi: si ricorda il caso dell’alunna bendata durante un’interrogazione. La responsabilità del cattivo funzionamento nel ruolo educativo non può essere addossata al singolo individuo, deve essere elevata al sistema.
Ed allora, ripensare ai metodi educativi in un momento di cambiamento non può che essere un’operazione utile e necessaria.
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L’iniziativa del Dipartimento per le politiche della famiglia attraverso “Officina 21” è un buon inizio per gettare delle basi ad un auspicabile intervento operativo sull’educazione al tempo del Covid.