Samsung nei guai per la miliardaria tassa di successione: il colosso sudcoreano è alle prese con una difficile situazione da sbrogliare
Samsung non sta attraversando un periodo facile a causa di una cifra record che la multinazionale sudcoreana dovrà sborsare per una successione di morte per la scomparsa del padre fondatore dell’azienda Lee Kun-hee. Una situazione che si sta riversando sulla famiglia che adesso sta pensando alle strategie per provvedere al pagamento dell’ingente somma da sborsare. Grana che arriva in un momento storico non affatto esaltante anche a causa dell’emergenza Coronavirus che non offre garanzie sul mercato.
Lee Kun-hee è scomparso il 25 ottobre scorso, ed alla sua morte gli eredi si ritrovano a dover pagare una tassa di ben 12 miliardi di dollari. Ma le vicende tristi per la multinazionale dei telefoni e delle apparecchiature elettroniche non finiscono qui. Infatti c’è anche da considerare l’arresto dell’erede maschio di famiglia. Lee Yae-Yong è stato arrestato e condannato a 30 mesi di carcere per aver corrotto dei funzionari pubblici.
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Le vicissitudini del 52enne non fanno adesso che peggiorare la già difficile situazione della famiglia. Che in tempi brevi dovrà decidere come affrontare il pagamento dei 12 miliardi di dollari. Una cifra pazzesca e che evidenzia come nel paese asiatico si applichi una tassazione altissima sulle successioni. Che arriva al 60% del patrimonio da ereditare.
L’impero economico costruito negli anni da Lee Kun-hee sta vacillando a causa della tassa di successione monstre che la multinazionale dovrà pagare allo stato. Per anni l’azienda è stata il primo produttore mondiale di smartphone, con un export che ha generato incassi importanti per almeno un decennio. Adesso però c’è da pensare alla tassa di successione e come arrivare in tempi brevi al pagamento.
Le indiscrezioni fornite dal Finalcial Times evidenziano alcune possibilità. Innanzitutto impegnando alcuni beni di valore di famiglia, come per esempio dei quadri di Picasso e tanti oggetti di lusso in possesso della famiglia. Ma nemmeno in questo modo si arriverebbe alla cifra monstre di 12 miliardi di dollari.
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A questo punto l’unica soluzione percorribile sarebbe quella del dilazionamento dei pagamenti in più rate. In attesa della risoluzione dei problemi giudiziari di Lee Yae-Yong.