Conti correnti online: in appena due mesi le spese sono aumentate quasi del 50%. Scopriamo i motivi di questi rincari davvero molto salati
In appena due mesi le spese per i conti correnti sono aumentate in modo esponenziale, raggiungendo quasi la soglia del 50% in più. Il periodo che si prende in esame è quello che va dal 3 febbraio al 19 aprile, intervallo che porta alla luce una lievitazione del 48% dei costi ai danni dei consumatori. Che non hanno preso affatto bene questi dati soprattutto in un periodo non felicissimo per le famiglie.
Che si trovano a dover far fronte con un emergenza economica senza precedenti. L’analisi ha preso in esame 12 banche che hanno portato a questo aumento con l’operatività media che è passata da 29 euro a 43 euro. Per i pensionati in rincaro è stato invece del 22%. Da qualche tempo nel mirino delle banche è andata la liquidità parcheggiata senza investimenti. Arrivando a chiudere i conti correnti con cifre superiori ai 100mila euro.
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Negli altri casi hanno aumentato le spese ai danni dei consumatori con soglie altissime. Le associazioni hanno da tempo consigliato ai correntisti di non accettare passivamente questi comportamenti degli istituti bancari. Valutando a questo punto le possibilità migliori offerte dal mercato.
Conti correnti online, ecco perché aumentano le spese
Nel bimestre preso in esame i costi dei conti correnti online sono aumentati del 48%. Ma quale la spiegazione che hanno portato a questa situazione? La spiegazione resta quella che abbiamo elencato prima. Con gli istituti bancari che stanno cercando di dare una mossa alle elevate somme depositate senza alcun investimento. In questo periodo infatti si sta assistendo non solo in Italia ad un boom di depositi.
Con la propensione al risparmio delle famiglie causata dall’emergenza Coronavirus ed all’incertezza sul futuro. Questa inattività dei correntisti pesa alle banche che si ritrovano in questo modo una considerevole liquidità che rimane ferma a volte per mesi senza alcuna movimentazione.
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La rabbia dei correntisti sta nel dover subire queste azioni unilaterali da parte delle banche che in alcuni casi arrivano a chiedere anche la chiusura del conto corrente ai propri clienti.