Il telemarketing selvaggio è ormai diventato una vera e propria piaga per chiunque abbia un telefono, sia esso un telefono fisso o uno smartphone. Il Garante per la Privacy ha ora provveduto a sanzionare tre call center dopo aver già sanzionato alcune compagnie telefoniche.
Dopo le sanzioni alle compagnie telefoniche, colpevoli di aver commissionato ai call center campagne di marketing senza però poi assicurarsi che venissero rispettati i diritti degli utenti contattati, arrivano adesso dal Garante per la Privacy le sanzioni dirette a tre call center.
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Telemarketing: le sanzioni del Garante ai call center
Cominciamo con il chiarire su cosa si è concentrata l’attività di verifica sul telemarketing del Garante per la Privacy e quali pratiche hanno portato alle sanzioni comminate dall’autorità. Oggetto dei provvedimenti, come si legge anche nella nota ufficiale, sono le pratiche scorrette messe in campo dai call center che non hanno rispettato le liste utenti fornite dal committente, finendo spesso con il contattare persone che non avevano espresso il consenso ad essere contattati per promozioni commerciali o addirittura che si erano inserite nella lista delle opposizioni.
In più, il Garante per la Privacy ha scoperto che alcune utenze telefoniche utilizzate dai call center non erano state indicate chiaramente da un utente ed erano state quindi raccolte in maniera incerta. Da ultimo è stato riscontrato un non adeguato controllo del trattamento dei dati necessari al fine di garantire il rispetto del diritto alla privacy degli utenti.
I tre call center coinvolti hanno portato avanti le loro pratiche scorrette in un periodo di tempo piuttosto lungo, in particolare tra il 2016 e il 2020. I tre call center coinvolti sono: Planet Group SPA, Mediacom s.r.l. e Plurima srl.
Le sanzioni comminate dall’autorità, come leggiamo sempre dalla nota, sono state valutate in base alla quantità di violazioni. Il primo call center, Planet Group SPA, è quello che ha visto turbato il numero più significativo di persone e con una frequenza molto elevata. Un utente ha dichiarato di essere stato contattato anche 155 volte in un mese nonostante avesse espresso chiaramente la volontà di non essere ricontattato. Per Planet Group SPA la sanzione è di €80.000.
Mediacom s.r.l. ha invece presentato criticità di sistema, soprattutto per quello che riguarda “relative in particolare alla carente verifica della liceità dei dati contenuti nelle liste di contatto acquistate da imprese terze, anche in relazione alla validità dei consensi forniti per il marketing”. La sanzione è stata valutata in €15.000.
Plurima srl, che in realtà è in fase di cessazione delle attività e di liquidazione volontaria, dovrà pagare €5.000 di sanzione “essendosi adoperato per gestire il problema delle liste di utenze telefoniche “referenziate” tenendo traccia di alcuni elementi come l’origine dei dati e gli operatori che avevano lavorato sulle specifiche utenze”.
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In generale le sanzioni vanno a colpire queste società perché hanno portato avanti campagne di telemarketing aggressive, senza rispettare la volontà degli utenti anche dopo che questi avevano chiesto di non essere più contattati e di aver portato avanti pratiche di telemarketing con utenze che non avevano espresso la volontà di essere contattate per fini commerciali.