Lo spot di “Mitchell contro le macchine”, film d’animazione prodotto da Netflix, è girato a Galliano, un paese toscano.
L’ironia è sempre una carta vincente nei prodotti creativi. Questa volta a metterla in pratica è stato il colosso Netflix, con lo spot italiano del film d’animazione “Mitchell contro le macchine”. Lo slogan del film è “Immaginate se un giorno le macchine vi si rivoltassero contro”.
La trama del film di animazione coniuga, con un intreccio interessante, intrattenimento e spunti di riflessione. E’ di certo blasonata la critica apocalittica alla tecnologia, ma in questo caso, ad ideare il film sono “Un gruppo di nerd”, per loro stessa ammissione.
La storia ruota intorno ad un’adolescente in prossimità della scelta del college, con un padre che rifiuta la tecnologia. Al contrario del genitore, Katie Mitchell si sente più al sicuro intrattenendo relazioni dietro ad uno schermo. Da qui il conflitto intergenerazionale. Ma una minaccia per l’umanità sevirà a ribaltare gli equilibri familiari: le macchine si rivoltano contro l’uomo e vogliono distruggere la terra.
Cosa c’entra questo film d’animazione con il comune di Galliano del Mugello?
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Netflix ha deciso di girare lo spot italiano del film d’animazione a Galliano del Mugello, un comune toscano dove la tecnologia tarda ad arrivare e la rete internet è scarsa. Narrato dalla voce ironica di Panariello, lo spot presenta il comune e le sue bellezze in contrasto con la dimensione tecnologica in cui ormai tutti navighiamo.
Ed è proprio questa contraddizione a rendere attraente e divertente lo spot promozionale.
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Il sindaco della città, Giampiero Mongatti commenta così lo spot: “Un aspetto che ci è particolarmente piaciuto è l’aver visto rappresentate quelle che sono alcune delle caratteristiche della nostra cultura e delle nostre radici: quell’essere ‘più umani’ e forse per questo più genuini. E’ questo un aspetto che certamente ci rappresenta e di cui dobbiamo andare orgogliosi, nella piena consapevolezza che abbiamo anche molto altro da offrire, come territorio e come persone.”