Monete rare, questo pezzo vale un vero tesoro e potrebbe essere a casa vostra: riconoscerlo è facile, ecco come
Guai a snobbare le vecchie lire qualora ce ne fosse ancora qualcuna a casa vostra o in quella di zii e nonni. E non solo perché ormai rappresentano un cimelio prezioso di un’epoca ormai andata. Bisogna osservarle attentamente anche perché tra queste, potenzialmente, potrebbero esserci delle vere e proprie gemme, ovvero quei pezzi rari che per il collezionismo di monete, un fenomeno silente ma diffusissimo in Italia e nel mondo, vi potrebbe rendere un vero e proprio tesoro nell’inconsapevolezza assoluta.
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E’ il caso, per esempio, della vecchia lire del 1954 con la rappresentazione di un incudine. Ce ne sono diversi tipi di 50 lire rare che valgono tanto, ma questa è in assoluta in cima alla lista. Nella fattispecie non c’è il dio Vulcano mentre batte il martello sull’incudine, ma è rappresentato solo l’incudine in questo caso preciso.
Composto da acmonital come materiale e dal peso di 6.25 grammi per 24.8 millimetri di diametro, un suo segno caratteristico è il contorno rigato. Dall’altro lato è rappresentato una donna con una corona di foglio di quercia sul capo, contornata dalla scritta ‘Repvbblica italiana‘ e con la firma ‘Romagnoli’ in basso.
A rendere speciale questa moneta è il fatto che nemmeno lo stesso Museo della Zecca ne possiede una copia. Come si apprende da Moneterare.net che si occupa nello specifico dell’argomento, il 27 settembre 2000 una di queste versioni fu venduta all’asta addirittura per 48.300.000 lire. Ovvero 24.945 euro: un valore enorme. Quindi se di recente avete visto delle vecchie lire in qualche angolo remoto della casa, sarebbe il caso di darci subito uno sguardo. Chissà che un incudine non vi cambi un po’ la vita…