Italia Viva chiede la proroga alla sospensione delle cartelle esattoriali, per Davide Faraoni è una “misura di assoluto buonsenso”
Sul DL Sostegni si stanno spendendo tante parole da diversi esponenti dei vari partiti, della maggioranza e non. L’ultima intervento in particolare è quello di Davide Faraone, esponente di Italia Viva che sulla questione si è pronunciato così: “Prorogare lo stop delle cartelle esattoriali per le imprese è una misura di assoluto buonsenso”.
L’invito, pertanto, è quello di rinnovare questo provvedimento: “L’Italia sta finalmente ripartendo tra vaccini e riaperture, bisogna concedere più tempo ai cittadini ed alle imprese di riprendersi. Sostegni ed investimenti sono la cura necessaria per l’economia in questo momento, le tasse possono aspettare ”.
La nota del presidente dei senatori di IV chiarisce e rafforza il punto di vista del partito guidato da Matteo Renzi che si presenta sempre più come forza centrista moderata e liberista.
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Italia Viva vuole una proroga alle scadenze delle cartelle esattoriali
In effetti gli intenti di Davide Faraone sono, nella sostanza, uguali a quelle del partito guidato da Giorgia Meloni, solamente più educate, imbellettate di politically correct e meno aggressive.
Difatti con la consueta creatività e fantasia che caratterizza gli ambienti populisti tanto a destra che a sinistra, appena un mese alcuni militanti di Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni si sono presentati sotto al quirinale con una “Maxi lettera” alta più dello stesso capo di partito, (ci vuole poco! Direte con sorriso bonario).
Giorgia Meloni ha affermato in quel frangente che “La norma del dl sostegni sulle cartelle esattoriali è una presa in giro, un pannicello caldo” e ha chiesto addirittura l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali del periodo della pandemia.
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Insomma, con l’ultimo schiaffo al PD consegnato poche ore fa quando citando Libero attacca l’intellighenzia di sinistra, Matteo Renzi vuole sottolineare sempre di più una posizione propria di indipendenza totale e di pericoloso doppiogiochismo.