Per tutto aprile e maggio sulle reti Rai, su alcune testate radiofoniche nazionali e locali e su Spotify sarà possibile vedere e sentire la nuova campagna contro il cyberbullismo realizzata dal Dipartimento per le politiche della famiglia insieme all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e al Ministero dell’Istruzione: “Impara a proteggerti, Naviga sicuro”.
L’obiettivo della campagna è quello di aumentare la sensibilizzazione soprattutto nei giovani e nelle famiglie su quelle che possono essere forme di violenza online, il cosiddetto cyberbullismo, e le dipendenze. Una situazione che, come si legge anche nel comunicato ufficiale, è aggravata dall’emergenza sanitaria covid 19.
Dal comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia leggiamo innanzitutto la motivazione che ha portato alla realizzazione di questa nuova campagna per sensibilizzare alle forme di cyberbullismo, sia chi potrebbe esserne vittima sia chi potrebbe portare avanti questo genere di abusi.
L’obiettivo della campagna è quello di “sensibilizzare soprattutto i giovani e le loro famiglie sui pericoli delle forme di violenza online, sia inflitta che subita, a causa delle distorsioni della rete, l’uso indiscriminato dei social media e le relazioni disfunzionali che è molto giovani vivono dentro la rete“.
Si tratta quindi di una iniziativa che prende di petto il cyberbullismo ma non solo perché, come riconosciuto anche nel comunicato, “la campagna assume ancora più rilevanza, considerata la necessità di diffondere una maggiore conoscenza dei pericoli e delle dipendenze indotte da internet, altrimenti definita internet addiction“. Si tratta questa di una situazione che se prima poteva essere in qualche modo sotto controllo adesso con il covid-19 e con l’esposizione prolungata alla tecnologia digitale all’uso dei social media chiaramente sta esplodendo in tutta la sua pericolosità.
Per raggiungere i giovani, i promotori e organizzatori della campagna, che oltre al Dipartimento per le politiche della famiglia sono l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Ministero dell’Istruzione, si svolge con spot video e audio sulle reti Rai, su alcune testate radiofoniche nazionali e locali e su Spotify.
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Il problema del cyberbullismo è qualcosa che tutti dobbiamo affrontare per evitare che si arrivi a situazioni estreme. I ragazzi, in particolare in questo periodo, risultano particolarmente fragili e influenzabili da ciò che vedono in rete ed è quindi responsabilità di tutti quelli che hanno a che fare con i giovani conoscere quelli che possono essere i problemi generati da un uso intensivo del mezzo digitale, che non va demonizzato a priori ma va conosciuto e saputo utilizzare.