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Chiedeva foto e video hard a minori su Facebook: arrestato

Il fatto è successo a Napoli. Un ragazzo di 27 anni fingeva di essere un ragazzino per poter adescare minori con età compresa tra 10 e 15 anni sui social, utilizzando Facebook, Instagram e TikTok per chiedere loro foto e video intimi.

Chiedeva foto e video hard a minori su Facebook arrestato (foto: pixabay)

È stato arrestato un 27enne incensurato di Monteruscello. L’accusa è pornografia minorile: il ragazzo sfruttava finti profili social per adescare ragazzini compresi tra 10 e 15 anni e convincerli a mandargli foto e video intimi.

Il tribunale di Napoli ha convalidato l’arresto ed ora il ragazzo è recluso a Poggioreale.

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I pericoli di Facebook e i profili finti

Chiedeva foto e video hard a minori su Facebook arrestato (foto: pixabay)

Quello che è stato scoperto dai Carabinieri di Pozzuoli è, purtroppo, un classico esempio di come sia possibile utilizzare i social per fini illegali e abietti. I Carabinieri hanno infatti colto sul fatto un 27enne, incensurato, mentre chiedeva e si faceva mandare da ragazzini con età compresa tra 10 e 15 anni foto e video intimi.

L’accusa per il giovane adesso è di pornografia minorile. Il sistema che aveva inventato era piuttosto semplice e sfruttava il fatto che, in pratica, chiunque può fingersi chiunque sui social. Il 27enne, abitante nella zona di Monteruscello, aveva aperto tre profili: uno su Instagram, uno su Facebook e uno su TikTok utilizzando due cellulari di sua proprietà.

Attraverso questi profili falsi, iniziava a comunicare con bambini e adolescenti. Carpitane la fiducia, passava alle richieste di video e foto intimi. Questa storia deve assolutamente farci riflettere sul fatto che sui social occorre prestare la massima attenzione quando si viene contattati da qualcuno che non si conosce. Per creare un profilo falso, infatti, bastano un indirizzo mail e qualche foto scaricata da Internet.

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Ed è per questo che ai ragazzi va insegnato a diffidare di ciò che c’è sui social e a non credere che ciò che c’è sullo schermo sia in tutto e per tutto uguale alla realtà.

Pubblicato da
Valeria Poropat